Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Giro: a Santa Maria di Sala l'omaggio a Toni Bevilacqua
Il Giro arriverà in Veneto il 30 maggio con la tappa numero 18 che si conclude a Santa Maria di Sala. Si tratta di una tappa fortemente voluta per ricordare quel grande corridore che è stato Toni Bevilacqua che qui è nato. Un corridore che ha lasciato un segno profondo sia nel Giro d’Italia sia alla Parigi-Roubaix.
Che il Veneto abbia una vocazione ciclistica lo dice la storia. Che in Veneto la provincia di Treviso sia la più ciclistica d’Italia lo dicono i dati. Che il Giro d’Italia numero 102 parli soprattutto veneto, trevisano, beh, basta andarci e ascoltare. Sì, certo, la Lombardia fa la parte del leone, questo è assodato visto che l’organizzazione della Rcs ha il cuore, l’anima, la mente e il braccio a Milano, ma il dialetto veneto è di casa in questo Giro d’Italia che si sta correndo e che tra poco arriverà nella nostra terra. Ecco, iniziamo proprio da qui. Il Giro arriverà in Veneto il 30 maggio con la tappa numero 18 che si conclude a Santa Maria di Sala. Si tratta di una tappa fortemente voluta per ricordare quel grande corridore che è stato Toni Bevilacqua che qui è nato. Un corridore che ha lasciato un segno profondo sia nel Giro d’Italia sia alla Parigi-Roubaix. Il 31 maggio i girini partiranno da Treviso per giungere a San Martino di Castrozza. Treviso, terra di Pinarello che questo appuntamento ha voluto a tutti i costi in omaggio alla sua città. Il 1° giugno il Giro ripartirà da Feltre per arrivare sul Monte Avena, mentre il gran finale si svolgerà a Verona con la crono di 17 km e arrivo all’Arena. Molti anche gli sponsor veneti quali Selle Italia di Asolo, la Segafredo di Massimo Zanetti che oltre ad avere una squadra, la Trek-Segafredo, sponsorizza anche una maglia. E se poi c’è qualcuno che è sicuro di salire ogni giorno sul gradino più alto del podio è proprio un’azienda trevigiana, la vini Astoria: il vincitore brinda sempre con spumanti trevigiani. E sul tecnico non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. L’industria di calzature Sidi di Maser fa le scarpe a Vincenzo Nibali della Bahrain-Merida, in corsa per la conquista del suo terzo Giro. E l’allenatore storico di Nibali è Paolo Slongo, tecnico trevigiano fra i più apprezzati al mondo. La Bardiani Csf, team tutto italiano con la mission di lanciare giovani nostrani (vedi Paolo Simion e altri) ha quale sponsor tecnico il calzaturificio Gaerne di Coste di Maser. Con il Team Astana c’è il trevigiano di San Zenone Manuele Boaro, uno che in gruppo si fa rispettare, e fino a pochi giorni fa c’era anche Sasha Modolo altro trevigiano, prima che, colpito da un virus, abbandonasse la corsa. Rimane però il vicentino Battaglin, l’altro trevigiano Andreetta, il padovano Marcato, il veronese Elia Viviani con la sua maglia tricolore. E poi nelle ammiraglie, il mitico Matteo Tosatto, trevigiano di Riese Pio X per la Ineos. E tra i commentatori il padovano Silvio Martinello si sta ritagliando uno spazio importante. Come anche l’ex campione del mondo Alessandro Ballan, trevigiano di Castelfranco.