sabato, 07 settembre 2024
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Procedono i lavori per la pista ciclopedonale sulla fronda ferroviaria tra Montebelluna e il Piave. Risolto il "nodo" Bidasio

Sono iniziati in questi giorni i lavori per la sistemazione della Fonda, il tratto finale della linea ferroviaria “La Tradotta” dove è in corso la realizzazione della nuova pista ciclopedonale che collegherà Montebelluna a Nervesa della Battaglia lungo la ferrovia che univa Montebelluna con Susegana, nata per scopi militari durante la Grande Guerra e pesantemente coinvolta nei combattimenti tra l’Esercito Italiano e quello Austroungarico, avutisi durante la nota “Battaglia del Solstizio”.

Sono iniziati in questi giorni i lavori per la sistemazione della Fonda, il tratto finale della linea ferroviaria “La Tradotta” dove è in corso la realizzazione della nuova pista ciclopedonale che collegherà Montebelluna a Nervesa della Battaglia lungo la ferrovia che univa Montebelluna con Susegana, nata per scopi militari durante la Grande Guerra e pesantemente coinvolta nei combattimenti tra l’Esercito Italiano e quello Austroungarico, avutisi durante la nota “Battaglia del Solstizio”.

Un intervento reso possibile grazie alla complessa e lunga trattativa con RFI ed il Consorzio Bosco del Montello che riunisce i Comuni di Crocetta del Montello, Montebelluna, Volpago, Giavera e Nervesa e che ha portato da un lato l’acquisto da parte del Consorzio di una fascia dell’ampiezza di 6 metri e della lunghezza di 18.5 KM, destinata a far ripercorrere ai visitatori le ultima miglia delle tradotte che portavano i soldati sul fronte del Piave, e dall’altro lato alla concessione in comodato gratuito al Consorzio delle aree pertinenziali che restano di proprietà di RFI.

L'acquisizione della fascia, oltre che funzionale alla realizzazione della pista ciclopedonale, aveva permesso di salvare ed utilizzare il finanziamento regionale di 700 mila euro ottenuto una decina di anni fa e a cui si aggiungono i 400mila euro rispettivamente finanziati dal Comune di Montebelluna per 100mila euro e 300mila euro dai tre Comuni di Volpago, Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia a valere su un contributo del Consorzio BIM Piave di cui fanno parte.

 

Rispetto alla realizzazione della pista ciclopedonale, rimaneva aperta una questione attinente il tratto terminale che dalla località di Bidasio a Nervesa della Battaglia giunge fino al Piave.

RFI aveva già venduto il sedime originario alle società Grigolin e Nervesa Inerti per realizzare una strada di accesso alla cava medesima.

RFI tuttavia aveva imposto una servitù di passaggio in tale contesto e per riuscire a far passare il collegamento ciclo pedonale le imprese si erano impegnate a realizzare affianco del sedime ferroviario originale una struttura in aggetto sopra ad un fosso come collegamento ciclopedonale.

La soluzione, posta alla verifica dei fatti, si è rivelata non fungibile per il semplice fatto che, comunque, tale passerella sarebbe troppo a ridosso della strada che porta i camion carichi di ghiaia in una situazione tale da non poter essere garantite le condizioni di base per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

 

Considerato il fatto che proprio a Bidasio il Comune Nervesa aveva creato un collegamento ciclopedonale che porta verso il Piave “si è trovato un accordo con le due ditte in base al quale il costo dei lavori da effettuarsi a Nervesa per un importo 90mila saranno invece effettuati a Montebelluna, per recuperare la tratta nella fonda e per questo va un sentito ringraziamento ai colleghi Sindaci del Montello che con grande spirito di squadra hanno deciso di spostare questi fondi per  il completamento dell’opera”, spiega il presidente, nonché Sindaco di Volpago, Paolo Guizzo.

 

I cavatori riconoscono in ogni caso al Consorzio il diritto di prelazione del tracciato originale della Fonda quando saranno completate le attività di coltivazione della cava.

In ragione di questo accordo sono in corso in questo periodo i lavori originariamente non previsti che riguardano anche il recupero della Fonda ferroviaria a Montebelluna.

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