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Il gradito "ritorno" del cardinale Poletto a Salgareda

Al termine della messa il cardinale si è intrattenuto con il Consiglio pastorale per la cena nella sala del nuovo oratorio a lui intitolata e nella quale si può vedere la riproduzione del registro dei battesimi, con le date importanti della sua vita.

Sabato 30 settembre la comunità di Salgareda ha avuto la gioia di poter accogliere per una breve visita il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, originario di San Nicolò di Ponte di Piave ma battezzato a Salgareda. Dopo che i genitori emigrarono in Piemonte la sua carriera ecclesiastica continuò in Piemonte ma l’affetto per i suoi compaesani e per la chiesa di Salgareda sono sempre rimasti molto vivi nel cuore del cardinale.
All’inizio della santa messa il parroco, don Corrado Ferronato, ha dato il benvenuto al cardinale e lo ha ringraziato della sua presenza, testimonianza preziosa per tutta la comunità. Il card. Poletto ha ricordato come la chiesa di Salgareda sia stata fondamentale nella sua vita di cristiano in quanto proprio qui è stato battezzato e ha mosso i primi passi sull’altare come chierichetto. “Anche la mia vocazione sacerdotale ha in questa chiesa le sue radici – ha raccontato – in quanto da bambino vedevo i preti che qui celebravano, confessavano e battezzavano e proprio allora nacque in me il desiderio di essere come loro, di donare la mia vita al Signore”. Durante l’omelia il cardinale ha sottolineato come l’obiettivo di ogni cristiano sia quello di divenire come Cristo, se così non fosse non potremo dirci cristiani. “Dobbiamo diventare specchio di Gesù – ha concluso Poletto – testimoniare con le opere e le parole la nostra fede in Cristo. Il nostro pensiero principale deve essere di vivere fedelmente secondo il disegno a cui Dio ci ha chiamati: sia esso di vita consacrata che di vita coniugale”.
Al termine della messa il cardinale si è intrattenuto con il Consiglio pastorale di Salgareda per la cena nella sala del nuovo oratorio a lui intitolata e nella quale si può vedere la riproduzione del registro dei battesimi, con le date importanti della sua vita. Alla vista della targa Poletto ha espresso gratitudine per un tuffo nei ricordi, alla radice della sua fede.

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