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Castelfranco: nuovo anno con grandi attese per il conservatorio Steffani

E’ stato avviato il progetto per la realizzazione della “Cittadella della musica”, un ampio complesso che ospiterà il conservatorio e altre strutture legate alla musica. I lavori per la ristrutturazione del palazzo Riccati, che diventerà parte integrante del nuovo centro, sono previsti per il 2025, con il trasferimento delle aule, attualmente ospitate nel chiostro dei Serviti, previsto per l’estate 2025. Il conservatorio sta portando avanti diversi progetti di ricerca e formazione finanziati dal Pnrr

Il conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto si prepara a un tempo di grandi trasformazioni, così è stato ribadito alla conferenza stampa di apertura dell’Anno accademico, la scorsa settimana. Con una forte attenzione all’innovazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale, l’istituto è pronto a dar vita a una serie di cambiamenti che ne rafforzeranno la posizione sia a livello nazionale che internazionale. A partire dalla nuova sede: è stato avviato il progetto per la realizzazione della “Cittadella della musica”, un ampio complesso che ospiterà il conservatorio e altre strutture legate alla musica. I lavori per la ristrutturazione del palazzo Riccati, che diventerà parte integrante del nuovo centro, sono previsti per il 2025, con il trasferimento delle aule, attualmente ospitate nel chiostro dei Serviti, previsto per l’estate 2025. Il conservatorio sta portando avanti diversi progetti di ricerca e formazione finanziati dal Pnrr. Con un finanziamento di oltre 5 milioni di euro, l’istituto è capofila di un programma di ricerca sulle nuove tecnologie applicate al teatro musicale, con particolare attenzione all’opera veneziana e alla figura di Lorenzo Da Ponte.

Un’altra grande novità riguarda l’introduzione dei dottorati di ricerca nei conservatori italiani. Il conservatorio di Castelfranco è capofila di un dottorato di interesse nazionale, in collaborazione con 17 altre istituzioni musicali italiane.

Infine a livello internazionale, il conservatorio sta consolidando la sua rete di relazioni attraverso il programma Erasmus, con 72 istituti partner in Europa, e collaborazioni in Paesi come Spagna, Austria, Germania, Turchia, Polonia, Portogallo e Svezia.

Sul fronte delle iscrizioni, il conservatorio registra una crescita significativa, con un aumento del 30% degli iscritti al triennio e del 50% al biennio nel 2024 rispetto agli anni precedenti.

A contribuire a questo successo è anche l’intensa attività culturale, con circa 150 eventi all’anno, tra concerti, masterclass e stagioni musicali, che coinvolgono studenti, ex studenti e docenti. (F.G.)

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