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Albaredo: così rinasce la stazione ferroviaria

Il Coordinamento del volontariato ha avuto lo stabile in comodato d’uso. Per creare uno spazio dedicato al sociale, con un occhio alle potenzialità cicloturistiche della zona. Se ne è parlato il 2 aprile nel corso di una giornata in cui sono stati coinvolti i cittadini e i soggetti interessati.

06/04/2016

Bisognava decidere come valorizzare la stazione di Albaredo, e il Coordinamento del Volontariato della castellana (Cvc) assieme a Volontarinsieme e al Cv di Treviso ha deciso di organizzare un incontro aperto a chiunque volesse esprimere la propria opinione in merito all’utilizzo della stazione.
Quando il Cvc ha ottenuto dalle Ferrovie dello Stato il comodato d’uso della stazione ha deciso di coinvolgere il più possibile la cittadinanza locale convocando il 2 aprile un assemblea pubblica a cui erano invitati: i rappresentanti dei Comuni limitrofi, associazioni di volontariato, cittadinanza, imprenditori e artigiani. Tutti coloro che vogliono contribuire a dare un senso d’uso alla stazione di Albaredo.
La stazione si trova in un luogo turistico strategico: vicino alle sorgenti del Sile, Porta dell’acqua, al sentiero degli Ezzelini, all’oasi Cervara ed infine all’Ostiglia. Tutto questo fa della stazione, a detta del Cvc, una potenziale spinta per la riqualificazione del cicloturismo nel nostro territorio. All’incontro pubblico i presenti hanno fatto emergere l’intenzione di legare le potenzialità turistiche della stazione con quelle sociali. Un bene pubblico, che tale si voglia definire, non può non voltare le spalle all’esigenza di generare processi che vadano a beneficio anche dell’ambito sociale. Da qui l’idea di creare uno spazio che possa essere un ostello/alloggio in cui  persone con disabilità possano trovare spazio per essere valorizzate nelle loro competenze lavorative.
Per ora si inizia da qui. Da quest’idea di far vivere la stazione attraverso persone con disabilità; un inizio che mostra il desiderio da parte della collettività di star vicino  agli esordi della riqualificazione e accompagnare la sua futura realizzazione. Inoltre, come sostiene il Cvc,  gli spazi a disposizione saranno sufficienti a realizzare qualsivoglia tipo di iniziativa: ci sono un piano terra, l’intero primo piano della stazione e tre casette annesse. Si potranno dar vita ad esposizioni di prodotti locali, mostre d’arte e ancora eventi culturali. Insomma, molte sono le idee e le opinioni che si sono confrontate, e molte sono anche le probabilità che tutte insieme si realizzino.
Sono previsti degli interventi strutturali per la messa in sicurezza e a norma della stazione ma ciò non scoraggia in nessun modo tutti coloro che vogliono contribuire alla rinascita

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