Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Alla scoperta di S. Francesco
Il programma 2018 dell’associazione “Don Chiavacci” e il rinnovo del presidente: domenica 27 gennaio si è riunita l’assemblea dell’associazione Incontri con la natura per la salvaguardia del Creato “Don P. Chiavacci” a Crespano del Grappa. Ecco i principali appuntamenti.
Domenica 27 gennaio si è riunita l’assemblea dell’associazione Incontri con la natura per la salvaguardia del Creato “Don P. Chiavacci” per la presentazione dei programmi del 2018 e il rinnovo del Presidente dell’Associazione. E’ stato riconfermato don Giovanni Scavezzon nella cui persona tutti vedono il continuatore dell’opera di don Paolo Chiavacci. Quindi, domenica 4 febbraio planetario aperto al pubblico e incontro con Paolo Campaner, relatore sul tema: “Fra Terra e Cielo, la grande avventura”.
I prossimi 17 e 24 febbraio Fulvia Lozza introdurrà alla lavorazione della creta per la realizzazione di un oggetto personale fatto con le proprie mani, partendo dalla materia prima.
Venerdì 16 febbraio alle ore 20.30 si apriranno i telescopi dell’osservatorio per guardare il cielo invernale, mentre il pomeriggio di domenica 18 sarà dedicato ai ragazzi. Il prof. Roberto Filippetti, studioso d’arte e di letteratura, professore di lettere e di iconografia e iconologia, terrà un incontro su “La figura di San Francesco nell’arte di Giotto”. Giotto nel 1290 ad Assisi lavora con il suo maestro Cimabue (aveva 23 anni). Egli, però, sente l’esigenza di dare profondità alla sua opera e introduce gradualmente la prospettiva. Il professore Filippetti, usando soprattutto sottili curiosità e particolari degli affreschi, ci mostrerà come nel 1325 Giotto nella maturità artistica (58 anni) a Firenze ripresenta la stessa storia, ma sotto un’ottica diversa. Si vuole focalizzare come l’uomo ha sempre apprezzato la bellezza dell’arte nella lettura della storia. Francesco non era né un ambientalista né un pacifista, era un uomo convertito che ha sentito la voce del Signore: “Ricostruisci la mia Casa”. Fu la scelta radicale di Cristo a fornirgli la chiave di comprensione della fraternità a cui tutti gli uomini sono chiamati. Negli affreschi di Assisi è reso vivamente il dialogo tra Francesco e Cristo in funzione dell’edificazione della Chiesa. La bellezza dell’arte e della santità si fondono come proposta al cuore di ciascuno e oggi abbiamo necessità di “godere” e di “sentire” la bellezza per tirarci fuori dall’ipocrisia della quale la società è pervasa. Il Centro vuole proporre soprattutto ai ragazzi, questa storia, una storia vera dipinta da un artista credente in due luoghi: Assisi e Firenze. L’iniziativa è in collaborazione oltre che con il Centro di Spiritualità e cultura, con l’Ufficio diocesano di Treviso della Pastorale Sociale e Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato.