lunedì, 28 aprile 2025
Meteo - Tutiempo.net

In tanti ai funerali di Francesco Fedato, laico capace di accogliere, ascoltare e accompagnare

Oltre alla comunità di Visnadello, era davvero presente la Chiesa diocesana, con numerosi sacerdoti e laici, per dare oggi l’ultimo saluto a Francesco Fedato, morto lo scorso 22 dicembre all’età di 84 anni. Il rito è stato presieduto dal vicario generale della Diocesi, mons. Adriano Cevolotto. L'omelia è stata affidata a padre Luigi Bassetto.

31/12/2017

Oltre alla comunità di Visnadello, era davvero presente la Chiesa diocesana, con numerosi sacerdoti e laici, per dare oggi l’ultimo saluto a Francesco Fedato, morto lo scorso 22 dicembre all’età di 84 anni. Il rito è stato presieduto dal vicario generale della Diocesi, mons. Adriano Cevolotto, che all’inizio della messa ha sottolineato appunto il grande contributo dato da Francesco Fedato alla vita della diocesi, ed ha spiegato la sua presenza con la volontà di dire grazie al Signore per quanto ha operato attraverso Francesco, e di rendere omaggio al defunto, in quanto laico impegnato per lunghi anni, con spirito di servizio e in umiltà, in tanti fronti della vita diocesana.

A concelebrare con mons. Cevolotto circa venti sacerdoti, tra cui mons. Giorgio Marcuzzo, il parroco di Visnadello don Angelo Caon, il precedente parroco don Antonio Guidolin, l’amico padre Luigi Bassetto. Proprio a quest’ultimo è stato affidato (dallo stesso Francesco, negli ultimi giorni di vita), il compito di pronunciare l’omelia. Un ricordo sentito, quello di padre Gigi, ma non malinconico. Ben sapendo che era giunto al termine della sua vita terrena, negli ultimi tempi Francesco Fedato aveva chiesto che il suo funerale fosse una “festa”, che venisse intonato il Magnificat.

Nel suo ricordo, arricchito da una profonda amicizia e da una lunga frequentazione, il religioso somasco ha messo in evidenza la profondità della vita spirituale di Fedato, il primato dato alla Parola e alla vocazione, la consapevolezza di essere uno strumento nelle mani di Dio.

Ancora, la fraternità cui erano improntate le relazioni, vissute in modo accogliente, semplice e umile.

Padre Bassetto ha poi ricordato tre verbi che spesso vengono sottolineati da papa Francesco: Accogliere, Ascoltare, Accompagnare. Tre verbi che sono stati vissuti in profondità da Francesco Fedato, capace di accogliere generazioni di giovani, che ha accompagnato nei suoi servizi in Azione cattolica, nell’accompagnamento vocazionale, nella formazione degli obiettori di coscienza della Caritas; di ascoltare, oltre che la Parola di Dio, la voce e l’esperienza dei fratelli con i quali entrava in contatto; di essere accompagnato, dentro la sua peculiare vocazione di laico vissuta nella consacrazione, e di accompagnare.

Come accennato, erano davvero tanti coloro che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Francesco Fedato: moltissimi post obiettori della Caritas, molte persone che hanno ricevuto orientamenti e accompagnamento di carattere vocazionale, laici impegnati in Ac e a livello diocesano. Prima della benedizione e dell’incensazione, una nipote ha ricordato lo zio, che aveva sempre vissuto nella sua famiglia, dando un’impronta di ospitalità a questa che lei stessa ha definito “famiglia allargata”. E un post obiettore Caritas ha messo in rilievo l’impronta che Francesco ha saputo dare a migliaia di persone che “entravano ragazzi” ed uscivano con un nuovo senso di responsabilità e di impegno, grazie alla capacità di ascolto e all’importanza data alla formazione.

Il rito si è concluso, come doveva essere, con un corale Magnificat.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio