Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Morto in Brasile per infarto fulminante don Edy Savietto, missionario fidei donum
La notizia è giunta improvvisa e inattesa dal Brasile, quando lì erano le prime ore del mattino: don Edy Savietto, missionario fidei donum nella diocesi di Roraima (nord del Brasile) è morto a causa di un infarto fulminante, mentre si trovava nella sua parrocchia, a Pacaraima, al confine con il Venezuela. È di pochi minuti fa l’annuncio della diocesi di Treviso, da parte del vicario per il clero, mons. Donato Pavone: “Cari confratelli, il vescovo Michele comunica la triste notizia dell’improvvisa morte per infarto di don Edy Savietto, avvenuta questa mattina (ora locale) a Pacaraima (Brasile). Non appena sarà possibile riceverete ulteriori informazioni sulla data e luogo delle esequie. Preghiamo per lui, per i suoi famigliari, per il nostro presbiterio e tutta la nostra chiesa diocesana”. Quasi contemporaneamente, l’annuncio della diocesi di Roraima, firmato dal vescovo, dom Evaristo Pascoal Spengler, e dal vicario generale, don Lucio Nicoletto, sacerdote della diocesi di Padova: “Nel dolore per la morte del nostro amato fratello, confidiamo nella speranza della risurrezione di chi ha combattuto la buona battaglia e mantenuto la fede. Nell’unità ecclesiale, continuiamo nella fiducia e nell’amore del Dio con noi che ci visita”.
Don Edy aveva 51 anni, essendo nato a Montebelluna il 20 agosto 1972. Ordinato sacerdote il 23 maggio 1998, è stato vicario parrocchiale a San Martino di Lupari, Maerne, San Donà di Piave e Cattedrale di Treviso; quindi, parroco di Olmi e Cavrié. Lo scorso anno, la partenza per il Brasile, “apripista”, per la nostra diocesi, di una nuova esperienza missionaria, in collaborazione con le diocesi di Padova e Vicenza. Scriveva nell’intraprendere questa nuova avventura: “Ringrazio con tutto quello che sono e posso per lo tsunami di affetto ricevuto. Non riesco a rispondere a tutti ma una cosa è sicura, quello che percepisco dentro è legame profondo che oltrepassa oceani e costellazioni e si fa gioia di vivere e voglia di condividere. Grazie fratelli e sorelle incontrati lungo il cammino del tempo, mi date forza per salire sempre più in alto”.
I lettori della Vita del popolo avevano potuto leggere un suo articolo pochi giorni fa, nell’inserto Terre&Missioni, dedicato al recente Congresso missionario della Chiesa brasiliana, tenutosi a Manaus. Un’esperienza dalla quale aveva tratto energia e speranza, atteggiamenti che, insieme all’affidamento al Signore, aveva trasmesso subito nelle comunità dove ha prestato servizio, per troppo poco tempo.