martedì, 19 novembre 2024
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Gi italiani rinunciano alle badanti: 4.000 in meno

Rapporto "Welfare, Italia" del Censis. Nell'ultimo anno la spesa sanitaria privata ha registrato un -5,7%, il valore pro-capite si è ridotto da 491 a 458 euro all'anno. Complessivamente ci si è privati di 6,9 milioni di prestazioni mediche.

Frena la spesa privata per sanita' e assistenza: welfare familiare in crisi. Nell'ultimo anno la spesa sanitaria privata ha registrato un -5,7%, il valore pro-capite si e' ridotto da 491 a 458 euro all'anno, le famiglie italiane hanno dovuto rinunciare complessivamente a 6,9 milioni di prestazioni mediche private e per la prima volta e' diminuito anche il numero delle badanti che lavorano nelle case degli anziani bisognosi: 4mila in meno. Sono i segnali di una inversione di tendenza rispetto a un fenomeno consolidato nel lungo periodo per cui le risorse familiari hanno compensato una offerta del welfare pubblico che si restringeva. Oggi anche il welfare privato familiare comincia a mostrare segni di cedimento. Tra il 2007 e il 2013 la spesa sanitaria pubblica e' rimasta praticamente invariata (+0,6% in termini reali) a causa della stretta sui conti pubblici. È aumentata, al contrario, la spesa di tasca propria delle famiglie (out of pocket): +9,2% tra il 2007 e il 2012, per poi ridursi pero' del 5,7% nel 2013 a 26,9 miliardi di euro. E anche il numero dei collaboratori domestici per attivita' di cura e assistenza (963mila persone) ha registrato una flessione nell'ultimo anno (-0,4% nel 2013), dopo un periodo di crescita costante (+4,2% tra il 2012 e il 2013). È quanto emerge dal Rapporto 'Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali' di Censis e Unipol.

Il Censis stima che 4,1 milioni di persone in Italia sono attualmente disabili (il 6,7% della popolazione), nel 2020 diventeranno 4,8 milioni, per arrivare a 6,7 milioni nel 2040. La spesa totale per le disabilita' ha registrato un forte incremento, superiore al 20% in termini reali tra il 2003 e il 2011, passando da 21,2 miliardi di euro a quasi 26 miliardi. Cresce anche la domanda di assistenza per la popolazione anziana non autosufficiente (long term care). In Italia gli anziani che usufruiscono di assistenza domiciliare integrata sono passati da poco piu' di 200mila nei primi anni 2000 a oltre 532mila nel 2012, cioe' dal 2,1% della popolazione anziana (persone con 65 anni e oltre) al 4,3%. La spesa complessiva per gli anziani serviti dalla long term care e' pari attualmente all'1,7% del Pil, ma nel 2050 l'incidenza potrebbe arrivare al 4%, alla luce delle proiezioni demografiche.

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