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Sono finalmente arrivati in Italia i bambini congolesi adottati da 24 famiglie italiane e bloccati in Congo dallo scorso novembre. La gioia della famiglia Morandin di Preganziol
"Benvenuti #acasa". Lo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi salutando l'arrivo in Italia dei bambini adottati in Congo. Commozione, abbracci e lacrime ai piedi della scaletta dell'aereo militare che ha portato a Roma dal Congo i 31 bambini adottati da famiglie italiane, per mesi bloccati da problemi burocratici. All'aeroporto militare di Ciampino, dove si è conclusa la lunga e tormentata vicenda dei 31 bambini congolesi, è scoppiata la gioia e l'emozione delle 24 famiglie italiane che li hanno adottati. Prima ci sono stati gli applausi quando l'Airbus A 319 dell'Aeronautica militare si è fermato a poche decine di metri, con i telefonini che scattavano foto e i saluti a braccia alzate perché anche i bimbi li vedessero dai finestrini.
Le famiglie dei piccoli congolesi, erano giunte all'aeroporto di Ciampino fin dalle prime ore della mattinata ed hanno atteso l'arrivo dell'aereo da Kinshasa nella palazzina di rappresentanza del 31 Stormo. "I bambini stanno bene, sono felici di essere con le famiglie adottive e in aereo mi hanno fatto una treccia ai capelli" ha detto il ministro Boschi, inviata del Governo in Congo. "In viaggio i bambini - ha aggiunto - hanno dormito molto perché erano stanchi. Sono impazziti di gioia quando una volta atterrati a Ciampino dai finestrini dell'aereo hanno riconosciuto i genitori che li aspettavano sulla pista". Tra loro c'erano anche Francesca e Marco Morandin, la coppia di Preganziol che ha adottato il piccolo Simon. “Francesca e Marco erano commossi e felici, ancora non credevano al fatto di poter abbracciare il loro bambino, che avevano dovuto lasciare a Kinshasa lo scorso Gennaio, dopo aver trascorso con lui quasi tre mesi – comunica l’on. Floriana Casellato che dallo scorso novembre segue la vicenda dei 31 bambini congolesi adottati dalle 24 famiglie italiane e bloccati a Kinshasa –. La notizia che la situazione si era sbloccata era arrivata improvvisa lunedi con il tweet del Premier Renzi, e con le conferme arrivate poi dall’associazione che li segue, l’Ai.Bi. di Mestre e dai funzionari di Governo. Questa mattina hanno trascorso i momenti più belli e intensi degli ultimi mesi, e io sono davvero contenta per loro, e per la vita famigliare che ora li vedrà insieme. Francesca mi ha riferito che non immaginava quanto si potesse essere felici, dopo tanta fatica e sofferenza”.
Una gioia da condividere, certamente, ma che da ora in avanti ci si augura possa essere vissuta, soprattutto dai protagonisti più piccoli, in famiglia e nelle singole comunità, senza clamore, rispettando il delicato equilibrio che ogni famiglia adottiva si trova a vivere, in modo particolare in questa circostanza che ha visto i piccoli, i loro genitori e tutti i famigliari loro malgrado sotto la luce dei riflettori.