lunedì, 16 settembre 2024
Meteo - Tutiempo.net

Maltrattamenti alla casa di riposo di San Donà, dure reazioni da Comune e Regione

Il Comune di San Donà si costituirà parte civile nel giudizio che interesserà tutti gli operatori sociosanitari, di cui 4 arrestati ieri, della casa di riposo ‘Monumento ai caduti’ accusati di maltrattamenti e violenza nei confronti degli anziani ospiti.

Suscita clamore il caso degli arresti alla casa di riposo Monumento ai caduti di San Donà. Ieri i Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave, supportati da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia e sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno eseguito  un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale lagunare nei confronti di quattro operatori socio sanitari (due in carcere e due agli arresti domiciliari), indagati per concorso in maltrattamenti aggravati in danno di anziani ospiti di una Residenza Sanitaria Assistenziale.

Nell'ambito della stessa indagine, il 25 novembre scorso era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, anch'egli operatore socio-sanitario della medesima struttura, ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata.

Le persone della struttura coinvolte a vario titolo nell'indagine sono nove.

Il Comune di San Donà si costituirà parte civile nel giudizio che interesserà tutti gli operatori sociosanitari, di cui 4 arrestati ieri, della casa di riposo ‘Monumento ai caduti’ accusati di maltrattamenti e violenza nei confronti degli anziani ospiti.

“Un atto dovuto nei confronti degli anziani ospiti maltrattati e vessati e delle loro famiglie ai quali, a nome della comunità, rinnovo concretamente la vicinanza chiedendo che siano verificare tutte le responsabilità” dichiara il sindaco di San Donà Andrea Cereser. Quest'ultimo, nel pomeriggio, ha partecipato a due riunioni con i familiari degli ospiti.

“Dalle informazioni che ho assunto oggi dagli organi di stampa risulta una situazione inquietante che non si può giustificare, è incomprensibile e diffonde angoscia in tutti noi. Poter pensare che questi poveri anziani venivano picchiati e, addirittura, molestati pesantemente dà la dimensione di un Veneto che non riconosciamo. Seguo con apprensione quello che sta accadendo ed il lavoro della magistratura e ovviamente siamo qui a testimoniare la presenza della Regione in tutte le sedi qualora ve ne fosse la necessità. È giusto che la verità venga a galla fino in fondo, nell’interesse di tutti”.
Così il presidente della Regione Luca Zaia interviene in merito alle notizie di stampa emerse relativamente ad una casa di riposo di San Donà di Piave.

“Colgo l’occasione per ricordare che il tema delle telecamere e della videosorveglianza che all’interno di queste strutture deve diventare obbligatoria – conclude Zaia -. Questo obbligo non toglierebbe nulla alla maggior parte degli operatori che opera con professionalità, rispetto alle poche mele marce che ci possono essere. Quindi sì alle telecamere ovunque e h24 nelle case di riposo e a controlli serrati a tutela degli ospiti delle nostre residenze per anziani”.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
06/08/2024

Non tutti potranno beneficiare di una vacanza al mare o ai monti o di un viaggio. Oltre a tanti anziani,...

04/07/2024

Un “manifesto programmatico”

Ricordo che due sposi mi dissero che a loro il nuovo vescovo è subito piaciuto...

06/06/2024

Si tratta, da parte nostra, di un importante diritto-dovere civico, perché, per molti aspetti, è in gioco...

TREVISO
il territorio