lunedì, 16 settembre 2024
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Salvatronda: aperta la "Casa dei sogni" per i disabili del territorio

Un sogno che comincia concretamente a prendere forma quello che, da tempo, coltiva l’associazione Teniamoci per mano. La casa ospita ogni sabato pomeriggio fino a sera, sei disabili di Salvatronda. ma l'obiettivo è quello di ampliare ospitalità e spazi di autonomia.

Un sogno che comincia concretamente a prendere forma quello che, da tempo, coltiva l’associazione Teniamoci per mano di Salvatronda. Nata esattamente un anno fa per volontà di un gruppo di volontari della frazione, si propone di offrire la possibilità a persone disabili del territorio di sperimentare spazi di autonomia, inizialmente piccoli poi via via maggiori, fino alla vita autonoma.
Così, sabato scorso è stata inaugurata “Casa dei sogni”, un edificio in comodato d’uso dell’associazione che l’ha sistemata e da un mese ormai ospita, ogni sabato pomeriggio fino a sera, sei disabili di Salvatronda.
“Ci ritroviamo, insieme con i volontari, per trascorrere del tempo assieme, decidere come cenare, gestire gli spazi e le piccole manutenzioni ordinarie, ci divertiamo, passiamo insieme al serata e poi tutti rientrano nelle proprie abitazioni – racconta Stefania Baldin, presidente dell’associazione -. Appena saremo pronti amplieremo la possibilità di restare a Casa dei sogni da sabato a domenica, dunque comprendendo la notte. E l’obiettivo ultimo sarà arrivare all’intera settimana”. Sono circa una ventina i volontari impegnati in questo progetto, in stretta collaborazione con le famiglie. “E’ molto bello vedere che alcuni di loro quando sono «di turno», si portano appresso i figli, i compagni. Così, in casa ci sono i piccoli che scorrazzano, chi gioca le carte, chi va a fare la spesa... come una ordinaria famiglia allargata che ha saputo, sarà per l’interesse suscitato dalla proposta, intercettare la disponibilità di tanti nuovi volontari.
C’è da dire che non è un caso che questo progetto sia nato proprio a Salvatronda dove da tempo la comunità è attenta al tema della disabilità, grazie alla presenza di un gruppo “amico” che ha permesso anche numerose esperienze di fraternità.

“L'idea che ci muove è che debba essere proprio la comunità a conoscere, sostenere, aiutare, farsi prossima delle persone con disabilità, permettendo loro di realizzare il sogno per eccellenza che, insieme alle loro famiglie, coltivano da sempre: conquistare pezzetti di autonomia”.

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