Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Paese: il premio San Martino a Mario De Conto, storico ed educatore
Un curriculum professionale di tutto rispetto. Mario De Conto ha alle spalle una carriera di professore e di preside del Collegio Pio X di Treviso, nonché di ricercatore della storia del suo paese, Postioma. Soprattutto di educatore di generazioni di studenti, come ha sottolineato il sindaco di Paese, Francesco Pietrobon, nel motivare la scelta.
Un curriculum professionale di tutto rispetto. Mario De Conto ha alle spalle una carriera di professore e di preside del Collegio Pio X di Treviso, nonché di ricercatore della storia del suo paese, Postioma. Soprattutto di educatore di generazioni di studenti, come ha sottolineato il sindaco di Paese, Francesco Pietrobon, nel motivare la scelta. Ma non è solo per questo che venerdì 16 novembre, nella sala riunioni di villa Panizza, l’Amministrazione comunale lo ha insignito della prestigiosa onorificenza di San Martino.
De Conto da sempre ha un occhio di riguardo ai valori che hanno caratterizzato la comunità in cui è nato e nella quale è da sempre impegnato. Persona colta e riservata, certamente più di sostanza che d’immagine, è amante della tradizione, della religiosità, della storia e dell’arte. Basti ricordare il suo impegno per il recupero e valorizzazione, in collaborazione con la Pro Loco di Postioma, della settecentesca chiesa che racchiude affreschi di Giovambattista Canal. Per le sue ricerche può essere annoverato tra le persone illustri che hanno fatto onore a Postioma.
De Conto è anche un alpino, fiero di portare la penna nera sul cappello, aderente all’Ana di Paese - già insignita nel 2008 della stessa onorificenza -, mantenendo la passione per la montagna. Da alcuni anni è apprezzato docente di letteratura alla Libera università degli adulti di Paese, nella quale tiene lezioni sui maggiori poeti italiani, attualmente sui canti della Divina Commedia. Numerose sono anche le pubblicazioni a cui De Conto ha dato il suo prezioso contributo, con Lino Bordignon, per la diffusione della conoscenza della storia del territorio e per l’innalzamento del livello culturale dei suoi concittadini. Tutto ciò è stato ricordato nel filmato proiettato per l’occasione.
Nella circostanza, oltre al sindaco, hanno parlato il presidente della Pro loco di Postioma, Nereo Barzi, che ha ringraziato De Conto per il fondamentale contributo alla valorizzazione della frazione di Paese. E’ poi toccato al parroco, don Graziano Santolin, manifestare il suo compiacimento. E’ quindi seguita la cerimonia civica, con l’investitura del mantello di San Martino, la lettura della motivazione e la consegna del premio: il tradizionale San Martino a cavallo in nobile metallo.
Per ultimo ha parlato lo stesso prof. De Conto, il quale non ha rinunciato a tenere una lezione di vita a beneficio dei numerosi presenti. Ha esordito dicendo di aver accettato il riconoscimento a nome di tutte le associazioni con le quali ha collaborato. Ha quindi raccontato la sua grande passione per la ricerca del passato, che qualcuno considera un tempo ammuffito. “Ma quale presente vediamo oggi? - si è chiesto il festeggiato -. Si stenta a vedere gente che sorride. Ognuno è chiuso in se stesso, a muso duro. E si fatica a dare un senso alle cose, alla vita”. Traendo quindi spunto da “Le Confessioni” di Sant’Agostino, il docente ha affermato che non esiste passato, presente o futuro, ma esiste il presente del passato (la memoria), il presente del presente (ciò che guardo, non ciò che vedo), e il presente del futuro (l’attesa). Tre tempi che vanno interpretati intelligentemente per migliorare la società attuale. Per far tesoro del passato, a beneficio del presente, servono la ragione e l’emozione e non parole irrispettose, dette in libertà. Nei talk-show si sentono tante volgarità, come se non offendessero nessuno. Una volta non era così, ha proseguito il docente. Attingendo alla memoria storica si possono tenere fuori dalla porta l’insignificanza e la superficialità.