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Mons. Bonetti ad Arcade: la famiglia, fuoco vivo di speranza

“La ricchezza della famiglia va testimoniata nel quotidiano; la bellezza del matrimonio si trasmette per contagio non parlandone soltanto”. Mons. Bonetti, già direttore dell'Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della C.E.I., parla così alla comunità di Arcade.

“La ricchezza della famiglia va testimoniata nel quotidiano; la bellezza del matrimonio si trasmette per contagio non parlandone soltanto”. Mons. Renzo Bonetti afferma questo confessando che si aspettava un incontro tra pochi intimi, mentre ad ascoltarlo ha trovato la comunità. In effetti, ci sono un centinaio di persone a gremire la sala Don bosco dell'oratorio di Arcade, molte venute da fuori o dalle altre parrocchie della costituenda Collaborazione ad ascoltare questo relatore d'eccezione che è stato direttore dell'Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della C.E.I., ed è attualmente Presidente della Fondazione: Famiglia Dono Grande. “Oggi, i giovani raccolgono le insoddisfazioni matrimoniali che hanno intorno - esordisce il relatore - hanno davanti agli occhi tante modalità di relazione che la piazza mediatica pubblicizza in modo martellante; soltanto una testimonianza d'amore sponsale entusiasta e duratura può diventare per loro “virale” e contagiosa”. Mons. Renzo si accalora mostrando un puzzle di tre candele: una rosa a simboleggiare la donna, una azzurra, l'uomo, ed una bianca più grande che tiene insieme e completa le altre due, che sta a simboleggiare Dio, nella cui luce e forza gli sposi cristiani si sono donati nel sacramento delle nozze, e spiega che “c'è una religiosità che è scritta nella carne umana, l'amore unitivo del Padre e del Figlio rimodula ogni giorno la vita di coppia donandole identità, cosicché gli sposi diventano il primo Sacramento di Dio, come scrisse Giovanni Paolo II; essi sono la visibilità di Dio”. L'attenzione è al massimo e molte persone annuiscono sorridenti dimostrando grande sintonia con il discorso che si approfondisce gradualmente. Altri passaggi significativi di Mons. Bonetti sottolineano la dimensione eucaristica della coppia unita a Cristo, la dimensione carismatica conferita dall'effusione dello Spirito santo sugli sposi nelle nozze, la dimensione procreativa, la dimensione della “famiglia grande” generata negli sposi e con gli sposi che convergono nella comunità cristiana ed in essa operano quella unità e “famiglia di famiglie” che è la chiesa. Mons. Bonetti, in conclusione, confida ai presenti il suo “sogno”: che un giorno le coppie che si sposeranno in chiesa siano pienamente formate a divenire Sacramento di Gesù, annunciatrici della bellezza del Matrimonio. E lancia un augurio: “che lo Spirito Santo vi travolga!”. Uno scrosciante applauso esprime tutta la gratitudine dei presenti per la motivazione ricevuta a credere e lavorare per la crescita delle famiglie e degli sposi, dentro e fuori la comunità cristiana. L'incontro è stato promosso dal Circolo Culturale “G. Corazzin” ed è il secondo dei quattro in cartello nella manifestazione “maggio in circolo”. Gli altri sono previsti per i giorni 23 e 29 maggio prossimi.

 

 

 

 

 

 

 

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