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Elezioni amministrative: il baricentro del Canova sul voto a Possagno

Il 12 giugno Ivano Zatta, già assessore con la Giunta De Paoli, sfida il sindaco uscente Valerio Favero, che invece punta al secondo mandato

“Il paese si è addormentato. Mancano i servizi essenziali del commercio, in centro non c’è un panificio e i bar sono pochi in paese. Forse ha contribuito il Covid, ma adesso è ora di svegliarsi”. Ivano Zatta, candidato che, con “Risvegliare Possagno”, cerca di negare il secondo mandato a Valerio Favero, è esplicito nel criticare l'amministrazione uscente. Pensionato, 66 anni, già assessore con la giunta De Paoli, riconosce che alcuni lavori sono stati realizzati, ma più che altro per merito delle municipalizzate, come Ats, che hanno rinnovato i sottoservizi. “Sulla fondazione Canova condivido la scelta di affidare la presidenza a Sgarbi che ha dato visibilità a Possagno e alla Gipsoteca. Ora però siamo stati superati da Treviso che con la sua mostra si è presa il marchio Canova, vedo il Consiglio di amministrazione della Fondazione senza iniziativa e che va a traino”. Zatta condivide la scelta di unire molti servizi con Cavaso e vede positivamente, dopo le opportune verifiche, la fusione con Pieve del Grappa, Cavaso, Castelcucco e Monfumo. “Per l’Unione montana invece non c’è futuro, mancano i soldi e noi ci ritroviamo con la strada che sale al Tomba ormai percorribile solo in un senso. Per il Grappa bisogna creare sinergie con le altre unioni montane”.

Valerio Favero, sindaco uscente, con la sua “Possagno cambia” porta i numeri di 5 anni della sua amministrazione. “Abbiamo messo a terra 8 milioni di finanziamenti, più della metà sono fondi di contributi recuperati da altri enti”. In effetti Favero ha sistemato il centro di Possagno, realizzato la scuola elementare nuova, a disposizione anche del Comune di Cavaso, con cui condivide anche la scuola media. “Con i fondi del Pnrr probabilmente realizzeremo il nuovo asilo nido. In occasione del Bicentenario della morte di Canova abbiamo messo in sicurezza la prima campata dell’ala Lazzari della Gipsoteca, con un bando nazionale sistemeremo la seconda e terza campata. La Sovrintendenza ha recuperato 400 mila euro per riparare le infiltrazioni dell’ala Scarpa e abbiamo sistemato l'ala Gemin. Infine con un contributo privato di 100 mila euro sistemeremo la casa natale di Canova. Non tutto sarà pronto per il Bicentenario, altrimenti avremmo dovuto chiudere per mesi la Gipsoteca. Nel 2023 sarà tutto in ordine”. Tra i progetti futuri una convenzione con i privati e la Federazione sport paraolimpici per la ristrutturazione della sede dell’ex-alberghiero e la realizzazione di 60 posti per le riabilitazione a beneficio degli atleti con disabilità. “L’esperienza maturata ci consentirà di portare a termine ancora più opere nel secondo mandato”.

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