martedì, 17 settembre 2024
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Castelfranco: presentato il nuovo auditorium per la città

Nasce dalla sinergia tra Diocesi, Parrocchia, Comune e Conservatorio il progetto di completamento dei lavori dell’ex cinema Pio X

Un nuovo auditorium per la città. E un grande museo di arte sacra in grado di accogliere e valorizzare i tesori custoditi nel Duomo settecentesco. Riparte così l’opera, ferma dal 2008, per la ricostruzione dell’ex cinema Pio X, accanto alla canonica del Duomo. Nasce dalla sinergia tra Diocesi, Parrocchia, Comune e Conservatorio il progetto di completamento dei lavori dell’ex sala parrocchiale. In settimana, i quattro enti hanno firmato, simbolicamente nel luogo in cui sorgerà la nuova struttura, un accordo di collaborazione per il completamento del compendio. I quattro si impegnano, nell’ambito delle proprie competenze, a recuperare finanziamenti per la chiusura dei lavori. L’auditorium, poi, sarà utilizzato come sala concerti legati alla formazione e conferenze per scopi pubblici e comunitari. Il conservatorio Agostino Steffani, aderendo a questo progetto, potrebbe trovare un’ulteriore sala per le proprie attività didattiche e di produzione, regolata da una specifica convenzione per l’utilizzo. E l’intero compendio sarà intitolato “Museo Opera del Duomo - auditorium Tina Anselmi”.

“E’ nostra intenzione riprendere il cammino interrotto anni fa, rivedere il progetto alla luce del contesto odierno e tenendo conto dello stato di fatto - spiega il parroco mons. Dionisio Salvadori -. Lo facciamo non da soli, ma insieme alla comunità civile nelle sue varie espressioni, nello specifico il Comune di Castelfranco Veneto e il conservatorio Agostino Steffani di Castelfranco Veneto. Questo per creare sinergie che consentano di raccogliere risorse adeguate allo scopo, ma anche di programmare un efficiente utilizzo futuro delle strutture che tenga conto delle esigenze culturali e formative della comunità e della città”.

La vicenda dell’ex cinema Pio X inizia nel 2001 quando il Comune di Castelfranco Veneto approva la ristrutturazione del compendio per la realizzazione del Museo del Duomo e di una sala polivalente adiacente negli edifici di proprietà della diocesi e della parrocchia di Santa Maria Assunta. L’allora parroco abate del Duomo, mons. Lino Cusinato, dà avvio alla realizzazione di un progetto denominato “Opera del Duomo” che si poneva l’obiettivo, con il supporto finanziario della Fondazione Cassamarca, di realizzare un Museo del Duomo e un auditorium in cui opere d’arte, testimonianze epigrafiche e documentarie, compresi antichissimi testi musicali, conservati in diversi e angusti siti, fossero messi a disposizione della comunità cristiana, degli studiosi, della città. Nel 2008 però, a causa della difficile congiuntura finanziaria, gli interventi vengono fermati e da 14 anni sono in fase di stallo.

“Il protocollo firmato in questi giorni risponde allo spirito di collaborazione degli enti ecclesiastici con gli enti pubblici che ha dato vita all’Intesa tra la Conferenza episcopale italiana e lo Stato italiano sui beni culturali e ambientali fin dal 1996 - spiega il vescovo Michele Tomasi -. Nei secoli la Chiesa ha creato, favorito, promosso una ricchezza artistica senza pari, per esprimere la sua fede e la gioia che le proviene dal Vangelo, per raccogliere, allietare e rafforzare la comunità cristiana, rimanendo sempre luogo di accoglienza e di integrazione per tutta la realtà civile. Essa provvede alla conservazione di numerosissime opere d’arte e favorisce, nell’ambito delle preminenti finalità religiose, l’accesso al suo patrimonio artistico a studiosi e visitatori. Da tempo l’Amministrazione pubblica ha instaurato rapporti di collaborazione per la tutela e valorizzazione del vasto patrimonio ecclesiastico distribuito sul territorio nazionale. La diocesi di Treviso sostiene la presente collaborazione e auspica che possa divenire esemplare anche per altre realtà simili presenti nel territorio”.

Plauso anche da parte del sindaco Stefano Marcon: “L’iniziativa è tanto più significativa perché si interseca con la volontà dell’Amministrazione di celebrare Tina Anselmi, per questo intendiamo, infatti, intitolare l’intero complesso a lei”. “Il Conservatorio crede fortemente in questo progetto e darà il proprio contributo per individuare possibili bandi o finanziamenti ad hoc per la sua realizzazione - confermano Nicola Claudio e Stefano Canazza, presidente e direttore del Conservatorio -. Castelfranco sta definendosi sempre più come meta culturale per turisti e studiosi grazie alle azioni comuni intraprese. L’auditorium si aggiungerebbe al maxi-progetto della cittadella della Musica”.

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