lunedì, 16 settembre 2024
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A Santa Maria del Rovere un "faticoso" progetto di riqualificazione

I lavori nin piazza Martiri di Belfiore e nel vicino parco sono già partiti. Tuttavia, sono diverse le varianti in corso d’opera che il comitato Sos Belfiore Treviso è riuscito a ottenere dall’Amministrazione comunale.

I lavori nel quartiere di Santa Maria del Rovere sono già partiti. Tuttavia, sono diverse le varianti in corso d’opera che il comitato Sos Belfiore Treviso è riuscito a ottenere dall’Amministrazione comunale.

 

Le “conquiste” del comitato

Marzia Armanna, presidente del comitato, e Lisa Reginato, uno dei membri fondatori, si ritengono in parte soddisfatte delle conquiste portate a casa: molti alberi verranno salvati, alcune opere considerate inutili sono saltate, il verde pubblico sarà ridotto, ma non così drasticamente come previsto dal progetto iniziale.

I cittadini del quartiere negli anni scorsi, dopo l’approvazione del progetto iniziale finanziato dal Bando periferie 2016, la sua sospensione per l’eliminazione del fondo e poi la ripresa, hanno iniziato a trovarsi in piazza Martiri Belfiore per conoscersi e confrontarsi, si sono organizzati e nel 2018 è nato il comitato. Il progetto definitivo, nel maggio 2018, prevedeva l’abbattimento di 235 alberi e 245 nuove piantumazioni, che tuttavia ci avrebbero messo molti anni per raggiungere le dimensioni di quelle esistenti. Contro il disegno sono state raccolte quasi cinquemila firme.

“All’inizio avevamo chiesto di non portare proprio avanti il progetto - hanno spiegato - ci andava bene rimanere così come eravamo, ci sembrava una squalificazione più che una riqualificazione. Unire la piazza al parco significa perdere piazza e parco; per la pavimentazione era previsto un conglomerato cementizio rosso di nessun valore ora sembra che sia possibile averla in porfido. In ogni caso, il progetto comprendeva anche il rifacimento del campo dell’Eolo e le piste ciclabili, per cui era impossibile non portarlo a termine. Allora abbiamo chiesto almeno che venisse eliminato il disegno di una strada inutile parallela a via Salsa, che riduceva ulteriormente le dimensioni del parco e di avere la ciclabile da un lato solo della piazza, sempre per lasciare spazio al verde. Per quanto riguarda le vie afferenti, dovevano essere tolte tutte le alberature a destra e a sinistra, per i sottoservizi. Inizialmente ci hanno detto che era impossibile fare diversamente: «o alberi o fognature». Ora sembra che scaveranno in mezzo alla strada, salvando gli alberi, che andranno in profondità, a 3 metri e mezzo, speriamo non ci saranno conseguenze per gli edifici circostanti. Invece le panchine previste saranno in pieno sole, per cui d’estate verrà meno la funzione di incontro e aggregazione di tanti anziani e bambini del quartiere nella piazza”.

 

Zampese: “Massima attenzione agli alberi”

L’assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese conferma che verranno effettuate le varianti in corso d’opera: “Mi sono occupato personalmente di far effettuare i carotaggi in via Radaelli e via 55esimo Reggimento per verificare la situazione dell’apparato radicale sottostante le strade. Abbiamo constatato quindi che è possibile scavare in centro alla strada per i sottoservizi, anziché a lato, salvando così gli alberi, sarà creato anche un bacino di invaso per evitare rischi idraulici, mentre su via Radaelli sarà instaurato un doppio senso di marcia davanti al cinema Edera, per non tagliarlo fuori rispetto alla piazza”.

Zampese ha anche garantito la massima attenzione agli alberi: “Ora è stata fatta la bonifica bellica e sono in corso i «pull test» sulle alberature, per verificare che non ce ne siano di pericolose, saranno al massimo una ventina di alberi, più quelli che si accerterà interferire con i lavori. In ogni caso tendiamo alla tutela maggiore possibile con tecniche non aggressive”.

Il comitato, tuttavia, non si sente ancora sereno. “Gli alberi abbelliscono il quartiere, oltre ad avere la funzione di pulire l’aria e abbassare le temperature in estate. Ora sembra che ne verranno tolti una trentina, ma siamo preoccupati anche per le potature estreme previste. Stiamo aspettando il responso del nostro agronomo per capire quali siano i lavori davvero necessari”.

Inoltre, il comitato lamenta una totale mancanza di prospettive su larga scala, una capacità di vedere un progetto unico per il quartiere anziché compartimenti stagni: “Aumentano i parcheggi nella piazza, togliendo altro spazio verde, ma fra qualche anno quando sarà aperta l’ex caserma Salsa ci saranno infinite possibilità di ricavare parcheggi lì, allora perché non pensare in prospettiva e lasciare un altro po’ di verde nella piazza?”. Alle preoccupazioni per la piazza Sos Belfiore aggiunge anche quelle per via Tommaso Salsa, sempre più trafficata e pericolosa.

Il sindaco Mario Conte, ha dichiarato Zampese, se ne sta occupando personalmente in un progetto di messa in sicurezza a parte, perché la via non è compresa nei lavori del Bando periferie. Previste invece alcune ciclabili interne a Santa Maria del Rovere e una nuova illuminazione a led.

La mobilitazione oltre a modificare i progetti iniziali ha avuto anche un ulteriore scopo sociale: “Riunirci per uno scopo comune ha permesso di conoscere sempre più persone, ha creato nuove amicizie e collaborazioni fra giovani e anziani del quartiere, ognuno ha aiutato esprimendo i propri talenti e mettendo a frutto le proprie capacità”.

I lavori, nonostante le modifiche, a meno di non incappare in impedimenti esterni come il mal tempo, dovrebbero terminare entro il 31 dicembre 2020, l’assessore Zampese questa settimana incontrerà il direttore dei lavori e il coordinatore della sicurezza del cantiere per concordare l’organizzazione degli interventi in modo tale da causare il minor disagio possibile ai cittadini di Santa Maria del Rovere.

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