mercoledì, 02 ottobre 2024
Meteo - Tutiempo.net

Malati oncologici, tra Castelfranco, Asolo e Montebelluna nasce un gruppo interdisciplinare di medici

Una task force al servizio del malato oncologico. Nel distretto che fa capo ad Asolo dell’Ulss 2 (con Castelfranco e Montebelluna) è recentemente nato il Gio, per offrire un approccio clinico personalizzato, con interventi terapeutici coordinati e senza allungare i tempi di attesa.

Una task force al servizio del malato oncologico. Nel distretto che fa capo ad Asolo dell’Ulss 2 (con Castelfranco e Montebelluna) è recentemente nato il Gio, gruppo interdisciplinare oncologico per offrire un approccio clinico personalizzato, con interventi terapeutici coordinati e senza allungare i tempi di attesa. Il gruppo di professionisti è stato costituito ufficialmente 3 mesi fa ed è composto da medici altamente specializzati. Nasce dall’esperienza delle riunioni multidisciplinari che già da 6 anni sono prassi consolidata nel distretto di Asolo, in cui i professionisti si mettono a disposizione del paziente in un consulto medico a più voci. Gli specialisti coinvolti sono generalmente il chirurgo, l’oncologo, lo pneumologo, il gastroenterologo, il radiologo, il medico nucleare, l’internista e il geriatra, a cui si aggiungono, nei casi specifici, il ginecologo, l’otorino e lo specialista maxillo-facciale. Mediante queste riunioni - che si tengono ogni mercoledì e sono effettuate in videoconferenza simultanea nelle due radiologie degli ospedali di Montebelluna e di Castelfranco - si arriva velocemente a una identificazione di diagnosi e di trattamento per ogni singolo paziente, consentendo anche una veloce esecuzione di ulteriori esami diagnostici o trattamenti, essendo gli specialisti coinvolti già presenti in sede di discussione.

“Il Gio ha come primo obiettivo quello di garantire a tutti i pazienti affetti da patologia tumorale una medicina personalizzata che alla luce delle caratteristiche biologiche del tumore da un lato, e dei bisogni del singolo paziente dall’altro, ottenga la migliore assistenza, la migliore sopravvivenza e la migliore qualità di vita”, spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana.

I diversi professionisti incontrano quindi il paziente tutti insieme e nello stesso momento, senza una frammentazione dei percorsi diagnostici e terapeutici e, aspetto fondamentale, senza allungare i tempi di attesa. Ad esempio, si può organizzare una biopsia nel giro di 24-48 ore, una tac Pet in due giorni, un intervento chirurgico in 4-5 giorni al massimo. Un elemento, quello del tempo, determinante per chi scopre di essere malato perché, se dal punto di vista biologico un’attesa di 20 giorni influisce poco, per il paziente consapevole di avere una neoplasia 20 giorni rappresentano un tempo interminabile. A questo si aggiunge il fatto che il gruppo è aperto anche ai medici di base, ai medici tirocinanti e agli altri operatori sanitari, che possono portare il loro caso clinico in discussione, consentendo un accesso più ampio possibile all’approccio interdisciplinare. I coordinatori del Gio sono: Maurizio De Luca, direttore Uoc Chirurgia generale ospedale di Montebelluna e di Castelfranco, Giovanni Vicario, direttore Uoc Oncologia medica ospedale di Montebelluna, Riccardo Drigo, direttore Uoc Pneumologia ospedale di Montebelluna, Carlo Biasiutti, direttore Uoc Radiologia ospedale di Castelfranco, Raffaele Sbeghen, direttore Uoc Radiologia ospedale di Montebelluna. 

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
06/08/2024

Non tutti potranno beneficiare di una vacanza al mare o ai monti o di un viaggio. Oltre a tanti anziani,...

04/07/2024

Un “manifesto programmatico”

Ricordo che due sposi mi dissero che a loro il nuovo vescovo è subito piaciuto...

06/06/2024

Si tratta, da parte nostra, di un importante diritto-dovere civico, perché, per molti aspetti, è in gioco...

TREVISO
il territorio