domenica, 15 settembre 2024
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Castellana: solidarietà e attenzione al disagio nascosto

Varie iniziative messe in atto dalle Discepole del Vangelo. Dal progetto “Buon fine”, insieme alla Coop di Castelfranco, alle “Sentinelle della carità”. Le religiose, ora, hanno dato disponibilità anche ad accogliere quattro persone provenienti dall’Ucraina

Disagio e difficoltà stanno aumentando, aggredendo sempre più famiglie nella Castellana. Dalle sorelle “Discepole del Vangelo” e dalla Coop una risposta importante per affrontare l’emergenza sociale. Ma le religiose sono in prima linea anche per l’emergenza Ucraina.

Andiamo con ordine. Da qualche tempo, infatti , le religiose e la Coop collaborano nel progetto “Buon fine” che sorella Antonella Fraccaro così descrive: “In sostanza, noi recuperiamo gli alimenti prossimi alla scadenza che la Coop ci mette a disposizione. Li controlliamo, li selezioniamo per poi farne dei pasti dignitosi per le persone bisognose della nostra zona. Quante persone seguiamo generalmente? Tra singoli e famiglie sia italiane che straniere, più di una ventina, ai quali prepariamo proprio dei pasti. Inoltre, cuciniamo pranzo e cena e lo portiamo a domicilio anche a una famiglia italiana molto bisognosa”.

Un lavoro silenzioso, una collaborazione preziosa per far sì che il cibo non vada sprecato o mandato al macero, ma venga utilizzato per chi questo cibo ora non se lo può procurare per diversi motivi. “Una situazione - spiega ancora sorella Antonella - difficile da individuare, ma sempre più presente nelle nostre realtà, che all’apparenza sono benestanti. Grazie anche al progetto «Buon fine», in collaborazione con la Coop, abbiamo la possibilità di seguire le situazioni di disagio, ma anche individuarne di nuove, far emergere il nascosto”. A questo proposito, da qualche tempo, è attiva anche un’altra iniziativa; “Si tratta delle «Sentinelle della carità» - prosegue sorella Antonella - che sono persone che fungono proprio da sentinelle sul territorio e ci indicano i casi che abbisognano del nostro intervento”.

Ora, però, con la crisi dell’Ucraina il disagio potrebbe aumentare e le Discepole del Vangelo sono ancora in prima linea: “Certamente perché noi abbiamo già dato la nostra disponibilità alla Caritas per ospitare alcune persone, donne e bambini, quelli che riterranno opportuno. Quante? Al momento abbiamo dato disponibilità per 4 persone, anche perché noi in collaborazione con i Servizi sociali, già ospitiamo persone con disagio, quindi dobbiamo tenere aperta, a disposizione, anche quella porta di accoglienza che ci vede impegnate da anni. Inoltre, una nostra sorella sta già lavorando all’interno del gruppo parrocchiale che si sta occupando di varie iniziative per portare aiuto in Ucraina”.

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