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Settimana sociale di Trieste, da Treviso con quattro buone pratiche

La nostra diocesi è presente all’evento ecclesiale nazionale con una propria delegazione e con quattro progetti: le Comunità energetiche rinnovabili, il progetto Apecar contro lo spreco di Fonte, un album sulla transizione ecologica, un progeto di mappatura sui bisogni della comunità a Vedelago

Dal 3 al 7 luglio prossimi si svolgerà a Trieste la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia. L’evento è particolarmente importante perché segna una sorta di svolta nella tradizione delle Settimane sociali, dando ampio spazio al “Villaggio delle buone pratiche”. Tra gli scopi della Settimana sociale, infatti, c’è quello di coinvolgere e valorizzare la presenza e l’impegno delle buone pratiche che esistono sul territorio nazionale per favorire la partecipazione di tutti i cittadini: le buone pratiche sono iniziative che testimoniano modalità di partecipazione che rinsaldano i legami sociali, valorizzano il ruolo delle persone, rendono viva e concreta la democrazia. La nostra diocesi sarà presente con tre iniziative. In linea con questo, la nostra prima buona pratica fa riferimento alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer). La nostra diocesi si è fatta promotrice di un progetto che vede Treviso in prima linea. In continuità con gli impegni delle precedenti Settimane sociali, in particolare da Taranto, dalla buona pratica è scaturito un impegno fattivo. I membri della comunità, infatti, possono produrre, accumulare e scambiare energia rinnovabile al fine di ottenere benefici ambientali, sociali ed economici.

La seconda buona pratica cerca di declinare il tema della democrazia come vittoria della cultura del valore sulla cultura dello scarto. Il segno è una “Ape car” costruita dagli studenti della scuola di formazione di Fonte, con pezzi di scarto di altri mezzi di trasporto, tra cui un’ape appunto, una moto Yamaha e un quad. Scrive papa Francesco alle comunità Laudato si’: “Chi ha compassione entra in una dura lotta quotidiana contro lo scarto e lo spreco, lo scarto degli altri e lo spreco delle cose. Fa male pensare a quanta gente viene scartata senza compassione: anziani, bambini, lavoratori, persone con disabilità... Ma è scandaloso anche lo spreco delle cose”. Ogni scuola, ma in particolare le scuole professionali, lotta quotidianamente per dare valore alle persone attraverso il valore delle loro capacità, spesso nascoste sotto la disistima, la fatica allo studio tradizionale, un’eredità educativa o famigliare difficile. Raccogliere la sfida, credere che si può recuperare non solo una cosa, ma una persona, è il miglior modo per rendere credibile la nostra azione formativa.

L’ultima buona pratica si colloca nell’insegnare alle giovani generazioni il rispetto dell’ambiente. Si tratta di un album (di figurine) della transizione ecologica per ragazzi degli ultimi anni delle elementari e i primi delle medie. Promosso dalla Comunità Laudato si’ di Treviso, nella premessa gli autori scrivono: “E’ necessario che i ragazzi e le ragazze capiscano come funzionano i molti diversi ambiti - dall’agricoltura all’energia, dalla crisi climatica alle risorse idriche, dagli oceani agli insetti - per poi comprendere come tutte questi settori siano interconnessi”. Convinti “che ognuno di noi è chiamato, in questo momento più che mai, a «metterci del suo», prima nella comprensione e subito dopo nel comportamento”. Queste esperienze sono - per citare il documento preparatorio - forme in cui la partecipazione diventa elemento trainante, potente, energetico, che rinforza l’unità. Partecipando, esponendosi, ascoltandosi, ci scopriamo fratelli, più uniti e coraggiosi, rinvigoriti di quella forza che permette di aprirsi, di trovare nuove strade, di intraprendere nuovi progetti. (don Paolo Magoga, direttore Ufficio diocesano di Pastorale sociale e Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato)

La delegazione della nostra diocesi

La diocesi di Treviso sarà presente, oltre che con il vescovo Michele Tomasi (che fa parte del Comitato scientifico e promotore dell’evento) e 5 delegati: don Paolo Magoga (direttore dell’ufficio di Pastorale sociale e lavoro) Luca Bertuola e Laura Agnoletto (della Commissione Psl), la giovane sindaca di Mussolente, Ellena Bontorin, Doreta Corrà (in rappresentanza dell’ufficio Migrantes). Riferimenti per la presentazione delle buone pratiche saranno l’economo Sergio Criveller (Comunità energetiche rinnovabili), il direttore della scuola di formazione di Fonte (progetto “Ape car”) e Lucio Carraro (progetto album figurine).

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