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Festa in piazza a Castelfranco per il volontariato

Appuntamento il 25 e 26 maggio. Sarà presentata anche un progetto con le scuole della città, che ha coinvolto gli studenti nell’approfondimento di problematiche socio-ambientali e culturali del territorio

Due giorni di festa e di incontri per il volontariato castellano che per la seconda volta, a distanza di due anni si ritrova in piazza e all’Accademico questo fine settimana per raccontarsi, coinvolgere e far pensare. Sabato e domenica 25 e 26 maggio sono, dunque, convocate tutte le realtà del territorio, i giovani e le scuole, i rappresentanti delle istituzioni e la cittadinanza, per prendere consapevolezza della vivace presenza della solidarietà a Castelfranco, e del contesto in cui offre il suo prezioso gratuito contributo.

“La festa non è pensata solo per far conoscere chi siamo, quanti siamo, cosa facciamo, ma anche per creare opportunità di rete e superare l’autoreferenzialità, riconoscendo che fare il bene fa bene a noi stessi e va vissuto con gioia - racconta Giovanni Pavan, referente dell’iniziativa per il Coordinamento del volontariato della Castellana -. La nostra società tutta, e la Castellana senza eccezione, ha bisogno di solidarietà di chi ha verso chi ha bisogno senza distinzione di credo o colore o altro; è per questo che serve sensibilizzare la cittadinanza e, attraverso di essa, chi ha responsabilità politica, amministrativa, industriale e sociale, insomma la classe dirigente, della realtà di povertà ed emarginazione anche in un territorio ricco e, per molti aspetti, fortunato come il nostro”.

La festa, tra i suoi appuntamenti, prevede, infatti, anche di far dialogare istituzioni, classe dirigente, rappresentanti del mondo dell’impresa e del lavoro, realtà cooperative e associazioni che operano nel sociale.

Si comincia sabato 25, alle 10, in Accademico con il convegno “Ci siamo anche noi per un futuro migliore”, che ha coinvolto diverse scuole della città. “In questo contesto viene presentato un progetto in cui gli studenti sono stati sensibilizzati sulle problematiche socio-ambientali e culturali esistenti nel territorio, hanno conosciuto le attività delle associazioni di volontariato della Castellana, e hanno riflettuto sui valori della cittadinanza attiva e dello scambio generazionale - prosegue Pavan -. Gli elaborati dei ragazzi saranno ora esposti nella galleria del teatro Accademico, nella mostra che viene inaugurata a latere del convegno”.

Domenica 26, invece, è prevista una giornata in piazza Giorgione, con gli stand delle associazioni solidali, musica, banco gastronomico e la cena con la collaborazione della Federazione italiana cuochi - sezione provinciale di Treviso, assieme al Dipartimento solidarietà emergenze Fic. Al mattino è organizzato un importante convegno sulle povertà del territorio in cui viene presentata anche una ricerca specifica e alla tavola rotonda si confrontano rappresentati delle istituzioni, delle imprese, del terzo settore. “L’idea nasce all’interno del Coordinamento in occasione della prima festa del volontariato della castellana - racconta Pavan -. Eravamo nel 2022, Covid appena alle spalle, con una situazione del territorio fatta di chiari e scuri. Accanto ad aree di ricchezza anche ostentata, ad aree di sufficiente benessere diffuso ci sono dimensioni di povertà e marginalità sociale che tendono a crescere”. Il coordinamento ha commissionato, dunque, al sociologo Davide Girardi e alla statistica Paola Bolzonello una ricerca ad hoc per monitorare, dimensionare e qualificare quali e quante sono le dimensioni della povertà familiare, economica, sociale, relazionale, individuare possibili cause e tematizzare percorsi di soluzione.

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