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Alimentazione scorretta e poco sport: crescono i minori obesi

Presentato il monitoraggio Ulss sulla fascia 6-10 anni
07/08/2024

Nonostante uno stato di salute generalmente buono, ancora troppi bambine e bambini trevigiani hanno abitudini alimentari scorrette: il 23% di loro è sovrappeso (14,7%) o obeso (8,3%). Il trend, inoltre, non è confortante, se si considera che nel 2019 la percentuale di bambini obesi era del 3,7%. A riportare questi dati è il Servizio epidemiologico dell’Ulss 2 Marca trevigiana, che, in accordo con l’Ufficio scolastico provinciale di Treviso, ha condotto nel nostro territorio, anche nel 2023, “Okkio alla salute”, il sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni).

Fattori socioeconomici

L’indagine ha interessato un campione di 450 alunni frequentanti le classi terze della primaria (l’età ideale per questo tipo di analisi) di 26 plessi scolastici trevigiani, e i loro genitori. In una prima fase, si è somministrato il questionario ai bambini e, successivamente, ai genitori, ottenendo risposte dal 90% del campione; la terza fase ha visto la misurazione degli indicatori di massa corporea degli alunni, operata direttamente nelle scuole dai professionisti dell’Ulss 2. Questo tipo di indagine ha permesso di fotografare al meglio la situazione, per esempio rivelando l’incidenza notevole dei fattori socio-economici: la frequenza di bambini obesi e in sovrappeso è, infatti, più alta nelle famiglie in difficoltà economica, con genitori con titolo di studio più basso (in particolare incide quello della madre) e con genitori a loro volta in sovrappeso o obesi. Ad esempio, se entrambi i genitori sono sotto o normopeso, l’84,5% dei bambini lo è altrettanto; ma, se anche solo uno dei due genitori è obeso, la percentuale dei bambini sotto o normopeso scende al 63,4%.

Abitudini alimentari scorrette

Ancora troppi bambini e bambine hanno abitudini alimentari scorrette: quasi il 30%, infatti, non fa colazione tutte le mattine e il 74,4% non fa una merenda adeguata a metà mattina. Più del 60% dei bambini non mangia frutta e verdura a sufficienza e la metà dei bimbi considerati dal campione mangia troppi snack salati, mentre il 53% troppi snack dolci; ancora elevato, e spesso poco considerato, come dannoso anche l’utilizzo di bevande zuccherate (40%). Abitudini scorrette che ricalcano quelle dei genitori, ai quali gli specialisti dell’Ulss 2 consigliano di adottare anche a casa i menù settimanali proposti nelle mense scolastiche, pensati e bilanciati per le esigenze di giovanissimi e adulti su una sana dieta mediterranea con tanta frutta, verdura e legumi.

Attività sportiva

Nel 2023 il 15% dei bambini intervistati è risultato fisicamente inattivo e un altro 45% non raggiungeva i livelli raccomandati di attività fisica (almeno 1 ora al giorno tutti i giorni). Si è riscontrato, inoltre, un leggero aumento del divario di genere tra i bambini che svolgono almeno 2 ore di sport a settimana, ovvero il 73% dei maschi e il 59% delle femmine. Rimane costante e bassa (1 su 4) la frazione di bambini che va a scuola a piedi o in bici, motivo per il quale l’Ulss 2 s’impegna a sostenere progettualità condivise con altri enti territoriali – Regione, Comuni e scuole – come ad esempio il Pedibus, che a oggi conta ben 170 linee e 3.000 bambini aderenti. La scarsa attività fisica, però, si abbina a un altro dato: il 37% dei bambini e delle bambine trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla televisione o ad altri dispositivi elettronici; percentuale che tuttavia sale fino all’80% nel fine settimana.

Rischi per la salute

Il sovrappeso e l’obesità sono un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative, in particolare diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari. Non solo: anche l’insorgenza di tumori (colon, stomaco, fegato...). Una sfida prioritaria per la sanità pubblica, anche perché migliorare la dieta della popolazione significa arginare l’insorgenza di queste malattie e permettere di concentrare risorse ed energie della sanità pubblica su altri fronti. Questo il messaggio trasmesso dall’Ulss 2 nel presentare i dati fin qui riportati, che sono oggetto di diverse campagne di sensibilizzazione della popolazione, tra famiglie, scuole, associazioni sportive e altri luoghi di aggregazione, per “fare in modo che gli adulti di domani siano più in salute rispetto a quelli di oggi” commenta il direttore generale Francesco Benazzi. In quest’ottica, da settembre, saranno avviate nuove progettualità con i bambini e le bambine, per sensibilizzarli sul consumo di “junk food”, cibo spazzatura, da un lato e per avviarli a un utilizzo più critico e consapevole dei dispositivi elettronici.

Nonostante uno stato di salute generalmente buono, ancora troppi bambine e bambini trevigiani hanno abitudini alimentari scorrette: il 23% di loro è sovrappeso (14,7%) o obeso (8,3%). Il trend, inoltre, non è confortante, se si considera che nel 2019 la percentuale di bambini obesi era del 3,7%. A riportare questi dati è il Servizio epidemiologico dell’Ulss 2 Marca trevigiana, che, in accordo con l’Ufficio scolastico provinciale di Treviso, ha condotto nel nostro territorio, anche nel 2023, “Okkio alla salute”, il sistema di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni).

Fattori socioeconomici

L’indagine ha interessato un campione di 450 alunni frequentanti le classi terze della primaria (l’età ideale per questo tipo di analisi) di 26 plessi scolastici trevigiani, e i loro genitori. In una prima fase, si è somministrato il questionario ai bambini e, successivamente, ai genitori, ottenendo risposte dal 90% del campione; la terza fase ha visto la misurazione degli indicatori di massa corporea degli alunni, operata direttamente nelle scuole dai professionisti dell’Ulss 2. Questo tipo di indagine ha permesso di fotografare al meglio la situazione, per esempio rivelando l’incidenza notevole dei fattori socio-economici: la frequenza di bambini obesi e in sovrappeso è, infatti, più alta nelle famiglie in difficoltà economica, con genitori con titolo di studio più basso (in particolare incide quello della madre) e con genitori a loro volta in sovrappeso o obesi. Ad esempio, se entrambi i genitori sono sotto o normopeso, l’84,5% dei bambini lo è altrettanto; ma, se anche solo uno dei due genitori è obeso, la percentuale dei bambini sotto o normopeso scende al 63,4%.

Abitudini alimentari scorrette

Ancora troppi bambini e bambine hanno abitudini alimentari scorrette: quasi il 30%, infatti, non fa colazione tutte le mattine e il 74,4% non fa una merenda adeguata a metà mattina. Più del 60% dei bambini non mangia frutta e verdura a sufficienza e la metà dei bimbi considerati dal campione mangia troppi snack salati, mentre il 53% troppi snack dolci; ancora elevato, e spesso poco considerato, come dannoso anche l’utilizzo di bevande zuccherate (40%). Abitudini scorrette che ricalcano quelle dei genitori, ai quali gli specialisti dell’Ulss 2 consigliano di adottare anche a casa i menù settimanali proposti nelle mense scolastiche, pensati e bilanciati per le esigenze di giovanissimi e adulti su una sana dieta mediterranea con tanta frutta, verdura e legumi.

Attività sportiva

Nel 2023 il 15% dei bambini intervistati è risultato fisicamente inattivo e un altro 45% non raggiungeva i livelli raccomandati di attività fisica (almeno 1 ora al giorno tutti i giorni). Si è riscontrato, inoltre, un leggero aumento del divario di genere tra i bambini che svolgono almeno 2 ore di sport a settimana, ovvero il 73% dei maschi e il 59% delle femmine. Rimane costante e bassa (1 su 4) la frazione di bambini che va a scuola a piedi o in bici, motivo per il quale l’Ulss 2 s’impegna a sostenere progettualità condivise con altri enti territoriali – Regione, Comuni e scuole – come ad esempio il Pedibus, che a oggi conta ben 170 linee e 3.000 bambini aderenti. La scarsa attività fisica, però, si abbina a un altro dato: il 37% dei bambini e delle bambine trascorre più di 2 ore al giorno davanti alla televisione o ad altri dispositivi elettronici; percentuale che tuttavia sale fino all’80% nel fine settimana.

Rischi per la salute

Il sovrappeso e l’obesità sono un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative, in particolare diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari. Non solo: anche l’insorgenza di tumori (colon, stomaco, fegato...). Una sfida prioritaria per la sanità pubblica, anche perché migliorare la dieta della popolazione significa arginare l’insorgenza di queste malattie e permettere di concentrare risorse ed energie della sanità pubblica su altri fronti. Questo il messaggio trasmesso dall’Ulss 2 nel presentare i dati fin qui riportati, che sono oggetto di diverse campagne di sensibilizzazione della popolazione, tra famiglie, scuole, associazioni sportive e altri luoghi di aggregazione, per “fare in modo che gli adulti di domani siano più in salute rispetto a quelli di oggi” commenta il direttore generale Francesco Benazzi. In quest’ottica, da settembre, saranno avviate nuove progettualità con i bambini e le bambine, per sensibilizzarli sul consumo di “junk food”, cibo spazzatura, da un lato e per avviarli a un utilizzo più critico e consapevole dei dispositivi elettronici.

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