venerdì, 18 ottobre 2024
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Al Cfp San Luigi di San Donà ora il cellulare diventa utile!

Dal 5 marzo tutti i docenti e gli studenti hanno ripreso la loro formazione attraverso le Fad, lezioni di formazione a distanza che coinvolgono tutte le classi dal lunedì al venerdì.

L’anno formativo del Cfp San Luigi 20192020, partito a settembre con i festeggiamenti e la visita nella Casa Madre di Milano per l’elezione a Venerabile del fondatore padre Carlo Salerio, è poi continuato con diverse iniziative, come quella vissuta nel periodo di Avvento quando tutte le classi, da novembre a dicembre, sono state ospitate negli ambienti della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di San Donà e, guidati da una riflessione e da un laboratorio manuale preparati da don Michele Secco, si sono confrontate con il tema delle emozioni e dei sentimenti.

Dopo le vacanze di Natale tutti gli studenti sono tornati a studiare, a fare compiti e interrogazioni. Inoltre, a fine gennaio, dopo gli scrutini e la consegna delle prime pagelle, il Centro ha ospitato due grandi occasioni per aprire la mente e il cuore: la prima, lunedì 27, giornata della memoria, al Cfp San Luigi è arrivato Alessandro Barbini, titolare dello Spazio Zenit, che ha presentato lo spettacolo storico e musicale “Il Canto degli Innocenti”. In aula magna Alessandro Barbini, con la sua musica e la sua voce, ha raccontato la storia della colonizzazione e la tratta degli schiavi dopo la scoperta dell’America, e ha anche fatto capire che, dall’incontro fra la cultura europea e quella africana, sono nati nei secoli quei generi musicali che oggi fanno parte delle playlist di ogni dispositivo. Un secondo incontro, pochi giorni dopo, è avvenuto grazie all’intervento della dottoressa Vitalia Murgia, scrittrice, pediatra in pensione e medico per l’ambiente (in foto): con un powerpoint ha illustrato dettagliatamente il rapporto tra ambiente e salute. Diverse le domande dei ragazzi che sono stati colpiti anche dal tono chiaro e deciso dell’esperta: “Se non ci prendiamo cura del nostro ambiente naturale, rischiamo di ammalarci più spesso e gravemente”.

Tutto sembrava procedere tranquillamente, per professori e studenti, fino all’emergenza del Covid-19, la conseguente sospensione dell’attività didattica e una doverosa “pausa” di riflessione per capire come ripartire. Dal 5 marzo tutti i docenti e gli studenti hanno ripreso la loro formazione attraverso le Fad, lezioni di formazione a distanza che coinvolgono tutte le classi dal lunedì al venerdì: se prima il cellulare in classe era bandito, oggi è diventato lo strumento che permette a professori e alunni di continuare una relazione “umana” indispensabile per fare ed essere scuola ai tempi del coronavirus. Nell’era dei social che disumanizzano, oggi il Cfp San Luigi si affida alle videochiamate, alle chat, alle piattaforme multimediali, alle videoconferenze per continuare a vivere, progettare, pensare, sperare… Interrogazioni, compiti, verifiche continuano, ma sono naturalmente più complicate, forse anche più impegnative sia per i docenti che per gli alunni: mai come in questo periodo contano la puntualità, la partecipazione e la precisione nel ricevere ed eseguire i compiti caricati in virtual classroom, le classi virtuali. Non c’è dubbio che, in poche settimane, la scuola ha fatto passi da gigante: certo, a detta di molti docenti e alunni, la fantasia, la creatività e la comprensione di alcuni professori viene messa a dura prova così come la fedeltà degli studenti al loro “dovere scolastico”. Mai come in questo periodo la parola “passione educativa” è diventata il valore aggiunto: se non c’è, le lezioni a distanza risultano vuote, aride, prive di alcun significato, ma se, invece, c’è, questo “esperimento prolungato” diventa ancora più occasione per capire e conoscere i nostri ragazzi e perfino le loro famiglie che spesso sono difficili da raggiungere in ambito scolastico.

La formazione a distanza sta diventando un’occasione per ricostruire un’alleanza tra famiglia e scuola che, nella quotidianità di prima, risultava spesso latitante. “Per fare del bene bisogna essere un po’ pazzi”: così diceva spesso il fondatore della Congregazione delle Suore della Riparazione che ha fondato il Cfp sessant’anni fa, padre Carlo Salerio, e, mai come in questo periodo, i professori, attraverso lo strumento delle videolezioni a distanza, stanno assumendo il ruolo dei tanto vituperati Youtuber e Influencer, perché con la loro “sana pazzia” devono cercare ogni giorno, ogni ora, di sorprendere gli alunni, meravigliarli, motivarli, trasmettergli il gusto della conoscenza, della riflessione, del confronto e del sapere, proprio attraverso le straordinarie potenzialità di quella tecnologia che loro usano e amano di più.

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