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Treviso: la stagione al teatro Del Monaco fino a giugno 2022

Concerti, lirica, danza, ma anche diversi spettacoli di prosa. Il cartellone si chiuderà con la 50ª edizione del concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte

Presentata la seconda parte della stagione del teatro Mario Del Monaco di Treviso, quella che dall’inizio del 2022 accompagnerà i trevigiani fino a giugno e che si chiuderà con la 50ª edizione del concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte.
Sarà una seconda parte di stagione all’insegna della concertistica, della lirica e della danza, nella quale sarà dato ampio spazio a nomi celebri della scena veneta. Presenti anche sette spettacoli di prosa.

Gli spettacoli finora andati in scena, nonostante la pandemia, hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico, con oltre 7mila biglietti staccati, come ha precisato l’assessora alla Cultura Lavinia Colonna Preti. Nonostante ciò, il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, non si ritiene ancora soddisfatto e traccia le linee per il futuro: “Le cose che sono state fatte finora - ha chiarito - erano necessarie e non si potevano fare altrimenti, come l’allestimento della Traviata rivisitata a causa della pandemia, andata in scena senza rivisitazioni sia a Milano che a Venezia, a 50 chilometri da qui. Ora dobbiamo fare un salto. Non possiamo copiare male ciò che fanno già la Scala, la Fenice o l’Arena. Chi lavora con i soldi pubblici ha responsabilità diverse. Dalla stagione 2022-23 per la produzione artistica, in particolare lirica, sarà necessario rispettare questi tre criteri: in primo luogo attingere al nostro repertorio, in secondo luogo guardare allo sconfinato patrimonio di opere venete e in terzo luogo mettere in scena almeno un’opera nuova, dando spazio a nuovi autori, scrittori e scrittori di musica. Senza tutto questo perderemmo il nostro scopo di ente pubblico. Dobbiamo essere coraggiosi, o in tempo di Covid o mai più”.

A partire da gennaio, dunque, sono previsti quattro concerti, un’operetta, una favola in musica per bambini e famiglie, due spettacoli di danza e sette spettacoli di prosa.
Si è partiti nel fine settimana dal 14 al 16 gennaio con “Il delitto di via dell’Orsina” di Eugène Labiche e si prosegue dal 21 al 23 gennaio con “Enrico IV” di Luigi Pirandello. Il 27 gennaio, invece, inaugureranno gli appuntamenti della stagione concertistica il violinista Domenico Nordio e il pianista Orazio Sciortino, che presenteranno un ricco programma di brani, a cominciare da Tartiniana Seconda di Dallapiccola, brano quasi dimenticato, come ha spiegato lo stesso Nordio, che ha anche raccontato l’emozione di tornare al Del Monaco dopo 35 anni. Seguiranno musiche di Brahms e di Prokofiev. Il 18 febbraio si recupera un evento saltato l’anno scorso a causa della pandemia con il Signum Saxophone Quartet, in un concerto dedicato alle danze sinfoniche con musiche di Sibelius, Mussorgsky, Bartok e Bernstein. Il 20 febbraio torna anche la danza, sulle musiche del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, mentre dal 4 al 6 marzo andrà in scena l’immancabile Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate”, regia di Giorgio Sangati. Il mese di marzo, in ogni caso, sarà tutto dedicato alla prosa; dall’11 al 13 “L’attesa” di Remo Binosi, regia di Michela Cescon, entrambi veneti; dal 18 al 20 “La peste di Camus-Il tentativo di essere uomini”, adattamento di Emanuele Aldrovandi, regia di Serena Sinigaglia; dal 25 al 27 “Eichmann-dove inizia la notte” di Stefano Massini, che ripercorre la tragedia della Shoah attraverso un’intervista della filosofa, scrittrice e politologa Hannah Arendt al comandante delle SS Adolf Eichmann.

Ad aprile, dall’8 al 10, sarà la volta di un’operetta in tre atti: “La vedova allegra”. La produzione vedrà impegnati l’orchestra regionale Filarmonia veneta e il coro lirico veneto. Dal 22 al 24 aprile l’ultimo spettacolo di prosa: “Servo di scena”, commedia novecentesca di Ronald Harwood, regia di Guglielmo Ferro. Il 29 e 30 aprile, invece, un appuntamento pensato principalmente per le scuole: “Lo scoiattolo in gamba”, una favola sulla musica di Nino Rota e il libretto di Eduardo De Filippo, realizzata dal Comune di Treviso in coproduzione con l’associazione La bottega della lirica e il conservatorio A. Steffani di Castelfranco. Sebbene pensato per i più piccoli, lo spettacolo non mancherà di divertire anche gli adulti che hanno voglia di tornare a sentirsi un po’ bambini. Il regista sarà il noto basso Roberto Scandiuzzi, che ha spiegato come l’opera sarà un laboratorio, per gli studenti che contribuiranno alla realizzazione e per i bambini, per educare il pubblico di domani. Il 7 e 8 maggio spettacolo di danza “L’heure exquise” con Alessandra Ferri e Massimo Murru, regia e coreografia di Maurice Béjart.

Infine, due concerti: il 20 maggio il Quartetto di Venezia, quartetto d’archi e l’orchestra di Padova e del Veneto diretta dalla prima viola dell’orchestra di Berlino Wolfram Christ e con il violoncellista Giovanni Sollima.
La stagione, come già accennato, si concluderà con la 50ª edizione del concorso per cantanti Toti Dal Monte. I ruoli dell’opera in concorso saranno quelli di “I Capuleti e i Montecchi”, tragedia lirica in due atti di Bellini.

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