Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Nuovi restauri al Museo civico di Montebelluna
La sezione archeologica del Museo civico di Montebelluna continua a rinnovarsi. Dal 23 settembre 2017, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, sarà possibile visitare un nuovo percorso dedicato al restauro di importanti rinvenimenti archeologici inediti del territorio.
La sezione archeologica del Museo civico di Montebelluna continua a rinnovarsi. Dal 23 settembre 2017, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, sarà possibile visitare un nuovo percorso dedicato al restauro di importanti rinvenimenti archeologici inediti del territorio, allestito in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l'Area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.
I visitatori rimarranno stupiti dalla varietà e dalla bellezza dei nuovi reperti, che vengono "restituiti" grazie agli interventi conservativi effettuati presso il laboratorio di restauro della Soprintendenza.
Dalla preistoria all'età romana, le collezioni archeologiche saranno arricchite con inediti esemplari, alcuni di recente acquisizione, altri provenienti dagli scavi della necropoli preromana e romana di Posmon, in Via Cima Mandria (Montebelluna).
Dal territorio provengono alcuni rari esempi di asce preromane in rame e in bronzo, attestazioni non solo di una lunga diffusione di prodotti di elevata qualità, ma anche delle più antiche tecniche di lavorazione dei metalli, come dimostra il toro in bronzo del I secolo d.C., un vero capolavoro della bronzistica romana.
Da notare come la necropoli di Posmon, continui a sorprendere con importanti corredi funerari connotati da eccezionali reperti, alcuni dei quali sono esposti nel nuovo percorso. Si ricordano in particolare, per il periodo dei Veneti antichi, il prezioso pugnale con fodero in lamina di bronzo decorato nello stile dell'Arte delle situle (VI secolo a.C.), mentre, per la successiva età romana, una lamina inscritta (I secolo d.C.) menziona per la prima volta il magistrato municipale Lucio Orazio Longo, proveniente da Montebelluna.
Sono questi frammenti di un passato, altrimenti perduto, che è possibile restituire alla comunità anche grazie all' intervento degli specialisti dei Dipartimenti di Ingegneria Industriale e dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Padova, che hanno contribuito allo studio dei manufatti con le analisi specialistiche.