Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Commissione Ue: Previsioni economiche. Pil in crescita del 4,2%
Secondo le Previsioni economiche di primavera 2021 l’economia dell’Ue “crescerà del 4,2 % nel 2021 e del 4,4 % nel 2022, mentre per l’economia della zona euro è previsto un incremento del 4,3 % quest’anno e del 4,4 % l’anno prossimo”. È quanto emerge dai documenti illustrati dal commissario all’economia, Paolo Gentiloni.
Secondo le Previsioni economiche di primavera 2021 l’economia dell’Ue “crescerà del 4,2 % nel 2021 e del 4,4 % nel 2022, mentre per l’economia della zona euro è previsto un incremento del 4,3 % quest’anno e del 4,4 % l’anno prossimo”. È quanto emerge dai documenti illustrati oggi a Bruxelles dal commissario all’economia, Paolo Gentiloni. “Questo rappresenta un miglioramento significativo delle prospettive di crescita rispetto alle previsioni economiche d’inverno 2021 che la Commissione ha presentato in febbraio. I tassi di crescita continueranno a variare all’interno dell’Ue, ma le economie di tutti gli Stati membri dovrebbero tornare ai livelli pre-crisi entro la fine del 2022”. La pandemia di coronavirus “rappresenta uno shock di proporzioni storiche per le economie europee”, sottolinea la Commissione. Nel 2020 l’economia dell’Unione ha subito una contrazione generale del 6,1% e quella della zona euro del 6,6%. “Sebbene, in generale, le imprese e i consumatori si siano adattati per affrontare al meglio le misure di contenimento, alcuni settori, come il turismo e i servizi in presenza, continuano a patire”. “Il rilancio dell’economia europea iniziato l’estate scorsa ha subito una battuta d’arresto nel quarto trimestre del 2020 e nel primo trimestre del 2021, con l’introduzione di nuove misure di sanità pubblica per contenere l’incremento del numero di casi di Covid-19. Con l’aumento dei tassi di vaccinazione e l’allentamento delle restrizioni si dovrebbe tuttavia verificare un forte rilancio delle economie dei 27. Questa crescita sarà trainata dai consumi privati, dagli investimenti e dalla crescente domanda di esportazioni dell’Ue da parte di un’economia mondiale in fase di rafforzamento”.