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A Pianezze il ritrovo delle ottantotto Avis comunali della Marca trevigiana

“La raccolta di sangue sta crescendo. Buoni anche i risultati sull’incremento del plasma (+ 7,03%). Grazie all’impegno dei donatori stiamo tornando ai livelli pre-Covid”. Lo ha detto il presidente provinciale Stefano Pontello

Domenica 3 settembre, al tempio internazionale del Donatore di Pianezze di Valdobbiadene la festa per la 23ª Giornata provinciale del donatore di sangueha riunito le 88 Avis Comunali della Marca, con i volontari e i dirigenti dell’associazione a rappresentare i 33 mila iscritti in provincia.

“Grazie all’impegno di donatori e donatrici la raccolta di sangue nei primi sette mesi dell’anno è cresciuta complessivamente dell’2,6%, quella del plasma del 7,03% e per le piastrine del 6,7%. Abbiamo recuperato il gap negativo che aveva caratterizzato il periodo pandemico. Stando all’ultimo report, relativo a gennaio-luglio 2023 abbiamo già raccolto 21.662 sacche di sangue intero, 4.521 unità di plasma e 637 di piastrine: per un totale di 26.820 unità complessive. Con questo ritmo andremo a chiudere il 2023 raggiungendo le 46 mila unità di sangue totali, rispettando così l’obiettivo che ci siamo prefissati - sottolinea Stefano Pontello, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso -. Questa giornata vuole essere un momento di partecipazione, condivisione e ringraziamento rivolto ai presidenti delle Avis territoriali e a tutti i nostri volontari donatori e donatrici che, attraverso il loro impegno, hanno permesso la ripresa e il raggiungimento di questi buoni risultati”.

Il programma della mattinata ha previsto alle 10.15 il ritrovo davanti al piazzale del Tempio del Donatore e la formazione del corteo con i labari, quindi la santa messa accompagnata dalle voci del coro “Porcellengo &Friends”, poi il saluto del presidente di Avis Provinciale Treviso ai partecipanti e alle autorità. A seguire, nella vicina sala “Vittorio Gomiero”, il momento conviviale.

La situazione delle donazioni

La situazione di questa prima parte d’anno è quindi soddisfacente, in termini di raccolta e di autosufficienza. A certificarlo il report periodico della frigo-emoteca di Castelfranco Veneto, che gestisce tutte le cessioni e attesta la presenza di buone scorte. Tutti i gruppi sanguigni sono sopra la “soglia dello zero”. Questo significa la disponibilità di sangue a copertura di tutta la provincia di Treviso, con la possibilità di poter garantire anche delle cessioni alle province di Padova e Verona in caso di bisogno. Un risultato importante che non deve però distogliere l’attenzione dalla continuità del dono.

Al contempo, insieme all’azienda sanitaria Ulss 2 Marca Trevigiana, l’Avis Provinciale di Treviso continua nell’attività di dialogo per stimolare maggiore flessibilità oraria nelle aperture dei centri trasfusionali e adeguata copertura di medici, infermieri e tecnici di laboratorio. E’ora su questi ultimi che si concentra l’attenzione.

“Sul fronte dei profili medici la situazione si sta normalizzando, anche grazie all’impegno della nostra associazione nel reperire professionisti in specialità - prosegue Pontello - abbiamo potuto contare finora su 5 medici, altri 4 sono in formazione, e altri 2 già abilitati potranno essere reinseriti. Una boccata d’ossigeno che ci ha permesso di reintrodurre la figura del medico reperibile la domenica, durante la raccolta associativa, per eventuali sostituzioni del collega in servizio. Ora l’auspicio è che tra settembre e ottobre arrivino anche altri due tecnici di laboratorio per la lavorazione del sangue, grazie ai quali speriamo possa essere ripristinato il tradizionale orario del centro trasfusionale di Montebelluna. In generale, siamo in un momento di ripresa, i segnali sono buoni ed anche la presenza di 1.305 nuovi donatori ci fa ben sperare”.

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