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Verso le Europee/5. Avruscio Forza Italia): “Al centro le persone e un’Europa dei cittadini”

Giampiero Avruscio, 68 anni, è medico, direttore dell’unità operativa di Angiologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Candidato con Forza Italia-Noi Moderati (nella lista, capeggiata da Antonio Tajani, che comprende anche la trevigiana Cristina Andretta, già sindaca di Vedelago), sottolinea che la scelta di impegnarsi è legata a quella che dovrebbe essere la vera missione del cristiano, missione che per tanto tempo è stata delegata ad altri

Giampiero Avruscio, 68 anni, è medico, direttore dell’unità operativa di Angiologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Candidato con Forza Italia-Noi Moderati (nella lista, capeggiata da Antonio Tajani, che comprende anche la trevigiana Cristina Andretta, già sindaca di Vedelago), sottolinea che la scelta di impegnarsi è legata a quella che dovrebbe essere la vera missione del cristiano, missione che per tanto tempo è stata delegata ad altri.

“Credo vadano affermati i nostri valori che sono prima di tutto il rispetto e la dignità umana. Non sono abituato a girare la testa dall’altra parte - spiega Avruscio -. Il mio lavoro di medico mi ha portato a non considerare provenienza, reddito, ruolo, etnia, credo di una persona, e neanche solo la malattia. Questa professione, che è anche una missione, mi ha insegnato, soprattutto, ad ascoltare e a guardare la persona con il suo bisogno di salute. Cosa c’entra questo con l’Europa? Nelle piccole come nelle grandi comunità, nelle piccole organizzazioni come nei grandi sistemi di aggregazione sociale ed economica, esistono dei principi inalienabili: la salute, il lavoro, la famiglia, l’istruzione, l’attenzione ai nostri ragazzi - che significa attenzione al nostro futuro - migliore distribuzione della ricchezza, sostegno agli anziani e a chi è meno fortunato di noi, maggiore rispetto e salvaguardia dell’ambiente”.

Per quale idea di Europa lavorerà? Per una maggiore integrazione europea o no, di fronte alle sfide epocali che ci interpellano?

In Europa si decidono i nostri destini, il modo di condurre le nostre vite. Un’Europa che nasce dopo la Seconda guerra mondiale per assicurare pace duratura e benessere alla nostra gente, l’Europa del Partito popolare, nei cui valori mi riconosco. Moltissime sono oggi le cose da cambiare, per una difesa comune, servizi sanitari efficaci, la sicurezza personale e per le nostre famiglie, una giustizia per tutti i cittadini che abbiano una dignità sociale e siano uguali di fronte alla legge. In sintesi, un’Europa che sia per i suoi cittadini prima che per i suoi mercati. Per fare questo, occorrono buone idee, ma non basta. Servono persone in grado di testimoniarle e di portarle avanti. E ancora non basta. Occorre farlo insieme: scelgo la “persona” perché nella mia vita a contare sono state, sono, e saranno sempre, le persone.

Quale sarà la sua priorità, se eletto, nell’impegno di eurodeputato?

Se verrò eletto mi impegnerò prima di tutto a studiare e conoscere bene i meccanismi europei. Mi piacerebbe spendermi nell’ambito della sanità e del sociale, guardando a un unico ed efficace servizio sanitario per i Paesi europei: credo che l’esperienza veneta nell’ambito socio-sanitario possa essere una base importante da cui partire, per poi agire. (Eliana Camporese)

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