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Mirano, un cammino condiviso. Il grazie della comunità a don Artemio

“Grazie per avermi reso ancora più convinto della forza unica della Parola di Dio e di quell’Eucarestia che deve inebriarsi di vita affinché tutta la nostra esistenza diventi dono convinto e fraterno agli altri”, la riflessione del parroco, che lascia la comunità per raggiunti limiti d’età, dopo nove anni

“Nove anni di cammino, di ricerca, di gioie condivise, di aperture coraggiose e inaudite... nove anni di scambi costruttivi e audaci...”. Inizia così il saluto che, domenica 23 giugno, don Artemio Favaro ha lasciato scritto ai parrocchiani del Duomo San Michele a Mirano, e che, poi, ha ribadito durante la sua omelia di saluto alla comunità. Una comunità ricca, vivace, presente e desiderosa di accompagnare il proprio parroco in questo nuovo percorso di vita.

Fin dal suo arrivo don Artemio, assieme alla comunità parrocchiale, ha cercato di improntare uno stile di parrocchia aperta e attenta al dialogo, all’ascolto del territorio, intenta al “farsi prossima”, a porre al centro gli ultimi. Una Chiesa che facesse proprio un approccio sinodale e che fosse forte, decisa e aperta agli altri. E tante sono state le attività svolte in questi anni assieme: nei quartieri di Mirano con le carovane, incontri volti ad ascoltare la voce di tutti; molteplici eventi che hanno mostrato il volto della partecipazione sociale, della testimonianza, della sensibilità all’altro, chiunque esso sia. Anche il Consiglio pastorale è diventato specchio di questo stile: negli anni sono intervenuti medici, cooperative, associazioni, giovani, genitori. Grande attenzione è stata posta per la famiglia, con la fondazione dell’associazione “Casa mia”, come anche il coinvolgimento dei genitori nella conduzione della catechesi. Numerose, poi, sono state anche le iniziative e i progetti svolti con la Caritas, coinvolgendo i vari gruppi: l’accoglienza ai bisognosi e ai profughi, la costruzione di un pozzo in Camerun, il sostegno all’Ucraina e alla mensa in Moldavia e tanto altro.

Ora, come detto nell’omelia di domenica, “riprendendo il Vangelo di oggi (Mc4, 35-41) possiamo dire che la nostra vita è sempre un passare all’altra riva e un guardare oltre”. E per far questo, bisogna camminare, proseguire e a volte “saperci staccare dal gruppo, per capire se siamo in grado di camminare ognuno con le proprie gambe”.

Così, anche per la comunità di Mirano è giunto il momento in cui non solo ci si saluta, ma si fa il punto di quanto fin qui vissuto, assaporando la bellezza del cammino fatto assieme e tenendo presente che “non siamo mai soli”, riprendendo quanto detto domenica da don Artemio, “perché sempre, anche quando siamo in mezzo a una burrasca, Dio è insieme a noi, dentro la barca”. Aggiungendo, poi, “Grazie per avermi reso ancora più convinto della forza unica e rassicurante della Parola di Dio e di quell’Eucaristia che deve inebriarsi di vita, affinché tutta la nostra esistenza diventi dono convinto e fraterno agli altri”. Dispiaciuta e allo stesso tempo carica della ricchezza sperimentata, la comunità ha calorosamente salutato il suo parroco ed è pronta ad accogliere chi si unirà in questo nuovo tratto di strada assieme. A don Artemio augura un buon cammino e a lui dice, riprendendo sempre le sue parole, “di tutti questi anni assieme: semplicemente grazie!”.

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