sabato, 07 settembre 2024
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Cercando la felicità: scout di Scorzè in route ad Assisi

Con un’intensa “tre giorni” ad Assisi sui passi di Francesco e Chiara, si è concluso il cammino di un anno dei capi della Zona Agesci di Scorzè. Un percorso intenso, sia virtuale e che fisico.

Sui passi di Francesco e Chiara, alla ricerca della felicità. Con un’intensa “tre giorni” ad Assisi si è concluso il lungo cammino della route dei capi della Zona Agesci di Scorzè. Un cammino virtuale e fisico, durato un intero anno di attività. Un’esperienza di strada, fede e comunità originale anche nel variegato panorama delle proposte scout.
“La route - spiegano Daniele Pavanello e Silvia Barbato, responsabili di Zona - rientra nel percorso che, a breve, ci porterà alla stesura del nuovo Progetto di Zona, che guiderà il nostro impegno educativo per il prossimo triennio, affrontando al meglio la sfida di un servizio sicuramente non facile, ma fondamentale per contribuire alla crescita dei bambini e dei ragazzi che ci vengono affidati”. Dopo un’attenta analisi della realtà delle Comunità Capi dei quindici gruppi della Zona, già lo scorso anno si era deciso di incentrare l’esperienza sul tema della felicità. Una scelta non casuale, a partire dal fatto che uno dei passaggi fondamentali del testamento spirituale di Baden-Powell, fondatore dello scautismo, sottolinea come “il vero modo per essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. “Soprattutto nel mondo d’oggi - aggiungono Daniele e Silvia - crediamo che un adulto educatore, per essere “solido” debba scoprire e testimoniare la vera felicità, la “perfetta letizia” di San Francesco, la beatitudine del Vangelo. Capi scout “felici” sono una risorsa vitale per il servizio educativo che ci richiedono i ragazzi e per altri capi educatori in cammino: un segno di speranza per la società”.
Lanciata ufficialmente all’Assemblea di Zona svoltasi lo scorso ottobre a Quinto di Treviso, la route ha visto i capi dei diversi gruppi mescolarsi in dieci diverse Comunità Capi di formazione, ognuna delle quali, tra febbraio e aprile, ha affrontato in modo diverso uno dei cinque filoni in cui era stato declinato il tema generale della felicità. Dieci diversi percorsi, ricchi di stimoli, incontri e attività pratiche. Poi, nel lungo ponte del 2 giugno, prima un’ultima esperienza di strada in varie località del Veneto e infine, dopo aver rispettato il dovere di elettori alle Regionali, il gran finale ad Assisi, a cui hanno partecipato oltre 120 capi. Tre giorni di incontri con i frati nei luoghi di Francesco e Chiara, per tirare le fila di tutto il lavoro svolto e scoprire la vera essenza della “perfetta letizia”. Il tutto con il valore aggiunto del costante accompagnamento di fra Massimiliano Michielan, originario di Scorzè e a sua volta scout, che trent’anni fa, al momento della Partenza, scelse la strada della consacrazione. Oggi fra Massimiliano vive all’Eremo delle Carceri e coordina le attività di Francescout, la ricca proposta di eventi di fede per capi e ragazzi promossa dai frati di Assisi.
“Ci siamo messi sulle tracce di Francesco - sottolinea don Mario Da Ros, assistente di Zona - per trovare quello sguardo che un giorno nella chiesetta diroccata di San Damiano l’ha convinto a ripartire e a ricostruire se stesso e la Chiesa. Dal silenzio dell’Eremo ai mille passi e preghiere delle due Basiliche ci siamo chiesti quale gioia possa davvero fondare l’impresa della vita ed il coraggio dell’educazione”. Come la tomba di Francesco è posta a basamento del grande tempio, prosegue don Mario (che ha accompagnato la route assieme a don Marco Piovesan, don Matias Franceschetto e don Stefano Tempesta), “così lo spendersi fino in fondo, il dare la vita, il servire di un capo scout può davvero essere insieme fonte di gioia per i ragazzi a cui è dedicato e per sé. Questa è la perfetta letizia, che dimenticando se stessa fonda un mondo nuovo più bello di quello che mille “forse”, “ma”, “però”, “non so”... vorrebbero gelosamente stringere”.

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