sabato, 07 settembre 2024
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Attentato alla sede provinciale della Lega a Villorba: condanna unanime e solidarietà

Un ordigno è esploso nella notte di mercoledì, un altro è stato trovato inesploso. Nessuno danno alla struttura o a persone. Rivendicazione di una sedicente cellula anarchica

E' unanime, da partiti e istituzioni, la condanna dell'attentato all'altezza della sede della Lega trevigiana, al K3, nella zona industriale di Villorba, avvenuto ieri. Un ordigno rudimentale è esploso di fronte alla sede, mentre un altro è stato trovato inesploso.

"E' terrorismo e gli atti sono arrivati senza esitazione alla Procura distrettuale di Venezia" ha spiegato oggi il Procuratore della Repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa, a proposito del fallito attentato alla sede provinciale della Lega di Treviso.

La deflagrazione non avrebbe provocato danni alla struttura, né vi sono persone coinvolte. Un secondo ordigno è stato fatto esplodere dagli artificieri della polizia. Secondo le prime informazioni, si sarebbe trattato di un oggetto dotato di una sorta di meccanismo d'innesco. Alle operazioni hanno assistito anche alcuni dirigenti veneti del Carroccio.

C'è l'ipotesi che i due ordigni nascondessero un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto - sottolinea l'agenzia di stampa Ansa -. Secondo fonti della Lega, avvalorate da chi sta indagando sul fatto, la prima 'bomba carta' trovato esplosa avrebbe dovuto richiamare l'attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l'ordigno era collegato.

L'attentato è stato rivendicato dalla sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis /Internazionale". Si tratta di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendica di aver "attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso", e rimanda per questo gesto all'invito "lanciato dai compagni della cellula 'Santiago Maldonado', che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio". Santiago Maldonado era il nome dell'attivista argentino che si batteva per la difesa dei Mapuche, trovato morto nell'ottobre 2017 nel fiume Chubut, nella Patagonia centrale. "All'alba la sede della Lega di Treviso è stata attaccata con 1 ordigno - è scritto tra l'altro nel testo che risulta pubblicato sul sito 'RoundRobin.info' - . Rivendichiamo la collocazione contro politici, sbirri e loro tirapiedi. A tutto questo non vogliamo essere complici, alla violenza indiscriminata degli Stati ci opporremo con la violenza discriminata contro i responsabili di tutto ciò".

Zaia: atto gravissimo

“Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale”. Così in una nota il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il grave atto compiuto la notte scorsa al K3, sede della Lega a Treviso. “Un bruttissimo segnale- prosegue Zaia- contro quella che non è soltanto la sede storica di un movimento e di un partito, ma anche un luogo dove i cittadini e i militanti si ritrovano per un confronto che deve sempre essere aperto, franco e democratico. Da noi è così, se qualcuno altro vuol far prevalere altri linguaggi, sappia che troverà sempre una ferma e condivisa opposizione democratica”. Conclude Zaia: “La rivendicazione giunta ci riporta a tristi epoche e ad allucinanti linguaggi che credevamo ormai dimenticati. Se così non è, questi nemici della democrazia sappiano che troveranno una società veneta pronta a respingerli nel nome del confronto civile e della difesa delle istituzioni democratiche”.

Anci Veneto: ferma condanna

“ANCI Veneto esprime piena solidarietà ai dirigenti della Lega, al segretario regionale Toni Da Re, al commissario provinciale Ciambetti e a tutti gli amministratori, iscritti e simpatizzanti”. Così la presidente di Anci Veneto (associazione nazionale dei Comuni), Maria Rosa Pavanello, che aggiunge: “Gli amministratori sono sempre più frequentemente esposti ad episodi inquietanti che preoccupano molto. Ferma e unanime condanna va espressa, senza condizioni, verso qualunque azione violenta, che rappresenta la negazione di ogni principio democratico”.

“Al di là della rivendicazione e in attesa che la Magistratura e le Forze dell’Ordine accertino e puniscano i responsabili, facciamo tutti squadra per affermare principi di libertà e democrazia e di totale condanna contro azioni criminali che non riusciranno mai a condizionare la nostra azione o a intimidirci nel nostro lavoro quotidiano e nella responsabilità di amministrare i nostri Comuni e rappresentare l’interesse generale dei nostri cittadini”.

Il presidente della provincia di Treviso

"E' solo vigliacco l‘attacco avvenuto presso la sede della Lega al K3 rivendicato da sedicenti gruppi anarchici - sottolinea in una nota il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon -. Non ci fa alcuna paura, ma questo non toglie la preoccupazione di un segnale che non può essere sottovalutato nella sua sfida verso le istituzioni rappresentative della società. Dissenso e critica sono il sale della democrazia, ma qualunque gesto di natura violenta, qualsiasi sia la motivazione da cui è determinato e da chiunque provenga, è da condannare e respingere senza condizioni. All’indiscussa professionalità della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, il compito di individuare e punire i responsabili, a noi Amministratori, il dovere di lanciare un messaggio chiaro: Nessuno potrà mai intimorirci e condizionarci nelle scelte della nostra legittima rappresentatività."

 

 

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