La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
Torre di nove piani e decine di appartamenti, il piano urbanistico che fa discutere a Dosson
A fine settembre a Casier è stata adottata la Variante al Piano degli interventi, con un accordo riguardante l’area “ex Cristalsapo”. Il nuovo progetto prevede la riqualificazione dell’area con la realizzazione, dopo l’eventuale bonifica, di una torre a nove piani con funzione ricettiva, un supermercato e un insieme di abitazioni. Al posto dei capannoni della ex Cristalsapo troverà, quindi, spazio la torre con possibilità alberghiera (31 metri di altezza); si tratta, però, di un intervento a “orologeria”, ovvero con obbligo di realizzo entro 3 anni, trascorsi i quali si opterà per un cambio d’intervento, con un fabbricato ad uso servizi (4 piani con 15 metri di altezza). Il progetto nasce in vista della costruzione del Terraglio est, strada con previsione di grande affluenza, che verrà a transitare proprio davanti alle nuove costruzioni.
All’interno della Variante, trova soluzione l’annoso problema della riqualificazione dell’area ex Cristalsapo (lotti 3A e 3B) ma vengono inseriti anche altri tre lotti (1,2,4) dove ora vi è una casa con un grande giardino, zona quindi già edificabile, e un’area verde privata, che è stata trasformata in area edificabile.
Alla base dell’idea dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Renzo Carraretto, vi è stata la volontà di risolvere i problemi di traffico che si sarebbero a creati con la realizzazione delle palazzine nei lotti già edificabili (1 e 2 per un totale di 10.466 metri cubi) - per definizioni urbanistiche concesse dall’attuale Piano degli interventi - che si affacciano su via De Reali. Senza l’intervento della variante, quindi, via De Reali avrebbe subito l’incremento del traffico veicolare dei nuovi insediamenti, con relativo aggravio stimato in circa 200 mezzi in più, incanalato verso il centro di Dosson e senza via di sfogo alternativa.
Il nuovo progetto include come perequazione la realizzazione di una strada di collegamento tra la stretta via De Reali e il parallelo viale delle Industrie. Oltre alla nuova viabilità, il Comune di Casier “porta a casa”, come perequazione a fronte della modifica della destinazione delle aree ex Cristalsapo, 20 mila metri quadrati di “Fondo parco” di villa De Reali, in posizione centrale e con alberi secolari; quest’area diventerà un nuovo parco urbano, finalmente fruibile da tutta la cittadinanza.
Commenta così il sindaco Renzo Carraretto: “Con questa operazione allontaniamo il pericolo di congestione del traffico verso il centro di Dosson, e sistemiamo l’ambito degradato dell’ex area Cristalsapo, aprendo a opportunità ricettive che, sono certo, diventeranno parte importante a servizio del comparto artigianale e industriale esistente”.
Miriam Poloni, consigliere comunale di opposizione, è di parere opposto: “Secondo l’accordo la perequazione dei lotti 1 e 2 sarà risolta con la costruzione della strada, che però di fatto sarà funzionale al lotto, e a suo uso quasi esclusivo. Tale strada sarebbe stata realizzata comunque, visto che l’ambito non è completamente urbanizzato. Per l’ennesima volta, si è fatta passare un’opera utile al privato come bene a servizio della collettività, operazione già avvenuta quando, con la costruzione dell’Interspar, ex Metalcrom, era stata accettata come perequazione la realizzazione di un parcheggio formalmente a uso pubblico, ma funzionale esclusivamente al supermercato. Anche per quanto riguarda la perequazione dei lotti 3A e 3B trovo vi sia una criticità. Il valore stimato era di circa 606.000 euro, al posto di questa cifra si è scelto di accettare una porzione di parco di villa De Reali, che ad ora non ha un accesso diretto e non è mantenuta. Questa operazione, quindi, verrà a costare parecchio al Comune con numerose opere di risanamento. Solo dal lotto 4 si avrà un ricavo monetario, ma il valore del terreno è stato largamente sovrastimato, portando la perequazione al valore minimo di 99.666 euro. Ritengo che un carico così importante, anche in termini di abitanti insediabili - 24.000 mc di residenziale (circa 50/60 appartamenti) e 3500 mc a direzionale (torre da 9 piani) -, debba restituire al Comune un vantaggio tangibile. Con gli importi che abbiamo visto sopra si sarebbero potute realizzare opere importanti”.