La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....
San Zenone: la rotonda al centro del paese
Si discute ancora se sia a fagiolo e a bagigio, ma per il resto il progetto di nuova rotonda al centro di San Zenone degli Ezzelini mette d’accordo tutti, maggioranza e opposizioni. Nell’ultimo Consiglio comunale del 23 ottobre, è stato approvato all’unanimità lo studio di fattibilità, commissionato da Veneto Strade e realizzato dallo studio Henry Zilio, che prevede finalmente la messa in sicurezza dell’incrocio.
Si discute ancora se sia a fagiolo e a bagigio, ma per il resto il progetto di nuova rotonda al centro di San Zenone degli Ezzelini mette d’accordo tutti, maggioranza e opposizioni. Nell’ultimo Consiglio comunale del 23 ottobre, è stato approvato all’unanimità lo studio di fattibilità, commissionato da Veneto Strade e realizzato dallo studio Henry Zilio, che prevede finalmente la messa in sicurezza dell’incrocio fuori-asse al centro del paese. L’incrocio insiste sull’intersezione della Schiavonesca Marosticana e coinvolge a sud via Marini e a nord via Noè Bordignon. Un nodo stradale che verrà messo sotto pressione dopo l’apertura del casello di Loria della Superstrada Pedemontana veneta, perché raccoglierà parte del traffico, anche pesante, proveniente da nord e precisamente dalla rotonda che si trova a ovest di Crespano del Grappa, che a sua volta raccoglie traffico proveniente dalla Valsugana. Dunque, se da una parte è prevista dopo l’apertura della Spv una diminuzione del traffico da est a ovest e viceversa, si conta, invece, un aumento di quello da nord a sud, verso la frazione di Ca’ Rainati e poi, da lì, al casello. Per questo fu steso un accordo di programma siglato tra il Comune di San Zenone degli Ezzelini, quello di Riese Pio X, la Regione del Veneto, Veneto Strade e la Provincia di Treviso per realizzare quest’opera compensativa all’impatto della Spv. Sul tema il 13 ottobre si era svolto un incontro con i tecnici regionali per definire lo sviluppo urbanistico all’uscita del casello della Spv che confermava la riapertura di questo accordo che, pur firmato una decina anni fa, era rimasto lettera morta. Protagonista fondamentale in questa vicenda è Veneto Strade che dovrà realizzare l’opera.
“In questi mesi abbiamo contribuito alla progettazione - spiega il sindaco Fabio Marin -, coinvolto i portatori di interesse, i consiglieri comunali, associazioni locali, imprenditori e commercianti del centro; il risultato è questa proposta di Veneto Strade, che rappresenta un primo passo per rendere concreta quella che è una delle prerogative più importanti per questa Amministrazione: migliorare la sicurezza e la vivibilità del centro sanzenonese”.
Il progetto è complesso, prevede di alzare l’asse stradale della Schiavonesca, sp 248, verso nord, per facilitare l’accesso dei cittadini alle attività commerciali dislocate sul lato meridionale della provinciale. Saranno realizzate due rotatorie, quasi un otto, oppure, se si vuole essere precisi, una rotatoria dilatata per permettere di accogliere le due strade non ortogonali, rispetto all’asse principale, via Marini e via Noè Bordignon. Questa viabilità darà più spazio sul fronte del Municipio che in questi giorni si sta sviluppando verso sud. Il progetto costerà circa due milioni e mezzo di euro.
Sempre guardando alla sicurezza, ci sarà un secondo stralcio dei lavori che prevede la realizzazione di una curva a est dell’incrocio, che permetterà di realizzare una strada di servizio nella zona di via Canova. La speranza, infine, è quella di intervenire anche sull’intersezione tra la Schiavonesca e via Caozzocco, sempre a est, per rallentare in quel punto la velocità dei veicoli. Per questo secondo stralcio è previsto un costo di un milione e mezzo di euro.