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Cinquant'anni di musica al Conservatorio di Castelfranco

Dal 1969 il conservatorio di Castelfranco cresce giovani artisti. Ha festeggiato i cinquant'anni con un ricco calendario di concerti tenutisi la scorsa settimana. Gli auguri dagli ex allievi.

Ha festeggiato le 50 candeline con un ricco calendario di concerti che si sono tenuti la scorsa settimana e che hanno visto una massiccia partecipazione di pubblico. Il Conservatorio di Castelfranco Veneto ha compiuto 50 anni, mezzo secolo di storia nel corso del quale migliaia di studenti hanno potuto formarsi e intraprendere la carriera professionale anche con risultati ottimi. Nato nel 1969 come sede staccata del Conservatorio Benedetto Marcello, nel 1980 ha guadagnato lo status di Conservatorio Autonomo ed è oggi guidato da Stefano Canazza.
Tanti gli auguri giunti da ex allievi, divenuti grandi musicisti. “Avevo i capelli lunghi, ero un po’ discolo. Ogni giorno facevamo la gara per raggiungere la cima del torrione e il direttore ci rincorreva. Ma qui ho scoperto l’amore per la musica. Vendramelli, Egano, Carmignola: erano i miei supereroi. Ho cercato di essere come loro. Tra queste aule c’è un pezzo importante della mia vita”. Così Mario Brunello racconta nel lungo video di amarcord registrato per gli auguri al “suo” conservatorio. “Qui sono stato studente, poi per breve tempo docente di musica da camera e infine presidente, quando direttore era Massimo Somenzi. Eravamo un duo sulla scena e anche nell’istituzione”.
Giancarlo Andretta, celebre direttore d’orchestra, è tornato nella sua aula dopo trent’anni. Si è seduto all’organo e improvvisamente, gli è tornato in mente uno dei brani del diploma. “Sono davvero emozionato - ha commentato - ricordo il diploma in pianoforte, e un anno dopo quello in organo. Nella stanza di storia della musica seguivamo una giovanissima Elisabetta Pirolo, ma con gli occhi tenevamo d’occhio le scale. Poteva irrompere in ogni momento il temuto direttore Bruno Pasut, che noi chiamavamo Sa-tut per la sua profondissima conoscenza di ogni aspetto della musica”. I soprani Francesca Dotto e Claudia Pavone hanno mandato i loro auguri dal camerino del Teatro La Fenice. Hanno appena concluso la recita di Don Giovanni. “Anni bellissimi e importanti, tanto studio, ma non sono mancate le risate. Grazie alla nostra maestra Elisabetta Tandura e buon compleanno Steffani!”. Andrea Marcon è a Lipsia alla Thomaskirche. Ha appena terminato di dirigere al festival Bach. “E’ un’emozione ricordare quegli anni, la nostra adolescenza vissuta nel segno di una passione enorme e bruciante: la musica”. Tra gli altri ci sono anche il soprano Ines Salazar, Dino Sossai, Giuliano Carignola, Massimo Somenzi e Alessandro Cappelletto. Gli ultimi auguri poi, arrivano dal pop con Francesca Michielin, un nome che racconta l’evoluzione dell’Università della musica.
 “Abbiamo cercato di dare forma al talento - spiega l’attuale direttore - contribuendo al progresso culturale della città e dell’intera provincia. 50 anni non rappresentano un punto di arrivo ma una ricorrenza che ci proietta verso nuove sfide”.

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