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San Martino di Lupari: cripta rinnovata e accogliente

Presentati i consistenti lavori di ristrutturazione. Il parroco, mons. Livio Buso, ha spiegato che il luogo potrà ospitare adeguatamente le confessioni, messe con un numero ristretto di fedeli e altre attività

16/10/2020

Nella serata dello scorso 25 settembre a San Martino di Lupari, in Duomo, è stata grande l’emozione per il restauro della cripta, ora accessibile in una “veste nuova”, accogliente e inclusiva. Al taglio del nastro e alla presentazione dell’area completamente rinnovata erano presenti molti parrocchiani.
Una serata di festa e di fede, a lungo attesa, nella quale il parroco, mons. Livio Buso, ha accolto i partecipanti, ricordando come fin dal suo arrivo a San Martino di Lupari erano chiare le necessità di intervento nella cripta, ma soprattutto il ruolo di questo spazio, frequentato da tanti fedeli per le confessioni, l’Eucaristia o altre occasioni liturgiche.

Rinviato temporaneamente per lasciare spazio al campanile e al completamento della scuola dell’infanzia, il tempo per questo restauro è arrivato.
Tra gli interventi anche quello del primo cittadino, il sindaco Corrado Bortot, che ha manifestato soddisfazione per l’avvenuto restauro di un luogo importante per la società civile e cristiana, sottolineando l’importanza di agire in sinergia per ottenere risultati efficaci. Importante il contributo di don Paolo Barbisan, direttore dell’ufficio diocesano dei Beni culturali, che ha illustrato i diversi passaggi e confronti con la Sovrintendenza, necessari perché il restauro potesse essere attuato rispettando tutti i vincoli storico-artistici e strutturali, coniugando il passato con le esigenze presenti e future.

L’architetto Fabio Nassuato ha invece spiegato le fasi e le modalità dell’intervento effettuato, con le scelte operate relativamente ai materiali e alla funzionalità delle diverse parti che compongono la cripta, con una  nuova area museale, una parte operativa dal punto di vista tecnico e una di servizio con bagni inclusi.
Stefano Pavan, infine, in qualità di segretario del Consiglio per gli affari economici, ha ringraziato aziende e privati che hanno sostenuto con i loro contributi sia il restauro della cripta sia quello dei mosaici del Duomo, precisando anche la situazione attuale con relativo piano economico per completare il pagamento dell’opera.

Significative e concrete le finalità pastorali individuate da mons. Livio Buso nel suo intervento, per una Chiesa attenta alle persone e al loro cammino spirituale: “La cripta permette di celebrare il sacramento della confessione in ambienti che favoriscono la giusta riservatezza personale e la tranquillità spirituale, di vivere proposte formative spirituali, di prepararsi  per i servizi liturgici alla comunità, di celebrare il sacramento del matrimonio o il rito delle esequie con poche persone, garantendo uno spazio per le famiglie con bambini durante l’eucaristia domenicale, in comunione con l’intera assemblea riunita nel Duomo”.

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