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Benetton, accordo di solidarietà per oltre novecento dipendenti

“Il piano messo a punto per far fronte alla crisi finanziaria in cui versa il Gruppo - spiega Gianni Boato, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso - respinge ogni ipotesi di licenziamento, ricorrendo all’utilizzo dei contratti di solidarietà e confermando gli incentivi all’esodo già presenti in azienda. La solidarietà richiesta come sacrificio ai lavoratori esclude tutti gli operai”

Un giorno alla settimana a casa - in alcuni casi due - per 908 impiegati per evitare 182 licenziamenti. Un’integrazione salariale al 100% nel caso di due giorni di solidarietà e nessun coinvolgimento per gli operai né degli addetti dell’area magazzino e-commerce, centro imballo, capi appesi e piegati e manutenzione. Questi i punti salienti dell’ipotesi di accordo proposto lunedì 15 luglio da Benetton Group ai sindacati e illustrato nella giornata odierna da Rsu e rappresentanti sindacali ai lavoratori e alle lavoratrici.

“Il piano messo a punto per far fronte alla crisi finanziaria in cui versa il Gruppo - spiega Gianni Boato, segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso - respinge ogni ipotesi di licenziamento, ricorrendo all’utilizzo dei contratti di solidarietà e confermando gli incentivi all’esodo già presenti in azienda. La solidarietà richiesta come sacrificio ai lavoratori esclude tutti gli operai. Per quanto riguarda gli impiegati viene chiesta una base pari al 20% delle ore lavorate, che può arrivare fino al 40% per un massimo di 100 lavoratori. Il superamento del 20% dà diritto all’integrazione della retribuzione sindacale nei giorni eccedenti quella percentuale”.

Tradotto in giornate lavorative, l’accordo prevede quindi un giorno di solidarietà per tutti gli impiegati, amministrativi e commerciali delle sedi di Ponzano Veneto e di Castrette di Villorba per una durata di sei mesi, dal 23 agosto al 28 febbraio dell’anno prossimo. Verrà integrata la retribuzione per tutti i giorni eccedenti il 20% di solidarietà e l’integrazione sarà del 100% della paga sindacale.

“Si tratta - sottolinea Boato - di un accordo difensivo che va nella direzione di tutelare i lavoratori dando continuità alla produzione e garantendo il potere salariale come richiesto fin dall’inizio dalla Femca Cisl”. I dipendenti, incontrati nel corso di assemblee per l’intera giornata di martedì, hanno accettato la bozza di accordo uscita dalla trattativa di ieri “con consapevolezza e responsabilità”, riferisce il segretario generale della Femca territoriale.

In riferimento al piano industriale, oggetto dell’incontro di lunedì con il nuovo amministratore delegato di Benetton Group, Boato spiega che Claudio Sforza ha informato le parti sindacali del fatto che gli interventi di riduzione del numero dei negozi sono già in atto.

“Le riflessioni che si stanno facendo - riferisce il sindacalista Femca - riguardano le piattaforme estere e il posizionamento del prodotto in termini di valore di mercato; è in atto un’analisi importante per comprendere quali direzioni intraprendere”.

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