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Mostra “Nella direzione giusta. Da Bihac al Trentino con i migranti che percorrono la Rotta Balcanica”

Sarà inaugurata venerdì 17 novembre alle 17.30 nel foyer della biblioteca comunale di Montebelluna e e rimarrà aperta fino al 24 novembre. Le foto esposte sono di Stefano Calzà.

Bihać è una cittadina della Bosnia Erzegovina che si trova al confine con la Croazia e che è un punto cruciale per le persone che tentano quello che viene ironicamente chiamato “the game”, in inglese “il gioco”. Sono i migranti che cercano di raggiungere l’Unione Europea attraverso la terribile Rotta Balcanica, ma sono respinti con violenza dalla polizia

La mostra “Nella direzione giusta. Da Bihac al Trentino con i migranti che percorrono la Rotta Balcanica” del Centro Astalli di Trento, componente italiana del Servizio dei Gesuiti, sarà inaugurata venerdì 17 novembre alle 17.30 nel Foyer della Biblioteca Comunale di Montebelluna, e rimarrà aperta fino al 24 novembre. Le foto esposte sono di Stefano Calzà.

Grazie all’accoglienza della sede bosniaca del Jesuit refugee service, che in questi luoghi si adopera per aiutare chi migra, il Centro Astalli ha potuto conoscere il territorio di Bihać tappa fondamentale della rotta, dove comincia l’Unione Europea e la frontiera è chiusa e presidiata tramite espedienti violenti e disumani.

Questa mostra è il risultato dell’incontro con le persone che abitano quei campi profughi, quei rifugi informali, che sfidano quel confine. Più di una semplice esposizione, vuole essere un viaggio a sua volta lungo la frontiera di Bihać capace di immergere chi la visita nella sua atmosfera, nelle relazioni, nella complessità. Il visitatore sarà accompagnato in un’esperienza multisensoriale grazie ai rumori e ai sapori della frontiera, e alle voci degli operatori e dei migranti che hanno visto e vissuto il confine. Perché possa poi tornare a casa da questo viaggio portandosi dietro la domanda più importante: cosa possiamo fare noi oggi, qui, per le persone che attraversano la Rotta Balcanica?

“La nostra sezione Anpi - dichiara la presidente Anna Lanaro - oltre ad assolvere il proprio compito di mantenere viva la sensibilità dell' antifascismo , ritiene importante oggi impegnarsi a diffondere la conoscenza di situazioni drammatiche di ingiustizia o di scelte politiche che mettono in crisi l'orientamento democratico. La condizione dell' umanità migrante richiama fortemente il nostro senso di civiltà e di solidarietà che dovremmo sentire come esseri umani, perciò abbiamo ritenuto opportuno sostenere gli scopi di questa mostra e l'impegno da cui è nata”.

“Questa mostra multisensoriale - aggiunge Giuseppe Marino del Centro Astalli di Trento - accende una piccola torcia su cosa succede ai confini della fortezza Europa, in particolare nei Balcani. Dove un'umanità in fuga da violenze, regimi dittatoriali, guerre, povertà e conseguenze disastrose del cambiamento climatico non solo non viene accolta ma trova le porte sbarrate, le botte delle polizie e la morte nei boschi per il freddo. “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, sembra questo il mantra di un’Europa che non perde occasione per ribadire che le persone migranti sono un pericolo da allontanare, sperimentando a sud e a est l’esternalizzazione delle frontiere. Ne è la prova il recente accordo Italia-Albania che prevede il dirottamento su porti albanesi delle navi di Guardia di Finanza e Guardia Costiera che recuperano le persone migranti nel Mediterraneo, per scaricarle lì, come si fa con le merci, come si fa con un peso”.

La mostra promossa dalla sezione Anpi “Antonio Boschieri” di Montebelluna ha il patrocinio del Comune di Montebelluna.

Gli orari di apertura sono il lunedì ore 15-19 / da martedì a venerdì ore 9-19 / sabato ore 9-12.30. Chiusura la domenica.

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