mercoledì, 30 ottobre 2024
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Sostenibilità ambientale: gli esempi virtuosi tra le nostre imprese

Abbiamo raccolto nel nostro territorio tre testimonianze di impegno per la qualità e per il rispetto dell’ambiente

Nel nostro territorio sono parecchie le aziende che, già da alcuni anni, hanno intrapreso percorsi importanti di sostenibilità, per ridurre il proprio impatto, apportando vantaggi non solo per l’ambiente e le persone, siano esse collaboratori o consumatori, ma anche per migliorare la qualità del prodotto e servizio finale. Abbiamo raccolto tre testimonianze di imprese impegnate in questo senso.

Sgambaro, mulino e pastificio

Sgambaro è lo storico pastificio di Castello di Godego fondato nel 1947 da Tullio Sgambaro. Forte di un sapere trasmesso di generazione in generazione, l’azienda punta a portare sulla tavola degli italiani una pasta buona, sana e sicura. Con questo chiaro obiettivo, Sgambaro è stato il precursore del grano duro a km 0 e del controllo di filiera quando, nel 2001, ha deciso di rifornirsi esclusivamente di grano duro italiano certificato e intessere rapporti diretti con gli agricoltori locali. Una scelta che valorizza l’agroalimentare italiano e che, azzerando gli spostamenti fra siti produttivi con l’integrazione del molino nel pastificio, garantisce una metodologia di lavoro rispettosa dell’ambiente. Fautore di questa svolta è proprio Pierantonio Sgambaro, nipote di Tullio, attuale presidente che opta per un modello di produzione virtuoso, che fa leva sulla sostenibilità e sull’alta qualità del prodotto senza compromessi. “Un ambiente migliore e più tutelato rende la nostra pasta più buona” - commenta il presidente Pierantonio Sgambaro. “In azienda ogni attività e progetto nasce dalla convinzione che esista un filo conduttore che lega la salvaguardia del territorio e il benessere delle persone alla qualità del grano e dei nostri prodotti”.

Labomar

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Fondata da Walter Bertin nel 1998 a Istrana, è una società specializzata nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. Nei suoi laboratori prendono vita formulazioni ad alto tasso di innovazione, secondo elevati standard qualitativi. Oggi Labomar è un Gruppo che riunisce diverse imprese attive tra Italia e Canada.

Il benessere delle persone rappresenta non solo il fulcro del business, ma anche il principale valore di cui l’impresa si fa promotrice. “Portiamo avanti un impegno quotidiano in termini di coinvolgimento attivo, – dichiara il fondatore e amministratore delegato Walter Bertin – il nostro team di sostenibilità Be Circular è nato proprio con l’obiettivo di promuovere un percorso di cambiamento, trasformando le finalità di beneficio comune in azioni concrete. Questo ci ha portati nel 2020 all’adozione della qualifica statutaria di Società Benefit, e quest’anno al conseguimento della certificazione B Corp, insieme alle controllate Labomar Canada e Welcare Industries”. Tra le diverse azioni che Labomar svolge a favore dell’ambiente c’è l’acquisto di energia elettrica certificata proveniente al 100% da fonti rinnovabili e c’è LIFE, la foresta dedicata alla vita per donare nuovo ossigeno alla Terra: un polmone verde realizzato in collaborazione con Treedom e che quest’anno è arrivato a contare 600 alberi nel mondo tra Camerun, Madagascar, Kenya, Colombia, Tanzania e Malawi. Tutti i collaboratori di Labomar sono inoltre coinvolti nella raccolta differenziata, nella limitazione dell’uso della plastica, nella riduzione dell’impatto degli spostamenti attraverso l’uso di auto aziendali elettriche. La catena di fornitura rappresenta un altro punto centrale: “Non è un caso se investiamo la massima cura nella scelta dei partner, che devono condividere i nostri valori e il nostro percorso di sostenibilità”.

Nonno Nanni

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Latteria Montello Spa di Giavera del Montello, conosciuta per i formaggi freschi Nonno Nanni, con oltre 110 milioni di euro di fatturato nel 2022, è leader in Italia nel mercato degli stracchini. Nata nel 1947 dall’intuizione di Giovanni Lazzarin, conosciuto con il diminutivo di “Nanni”, era inizialmente un piccolo laboratorio caseario. Oggi è una delle maggiori aziende del settore lattiero-caseario in Italia, con oltre 300 dipendenti, ed è condotta dai nipoti di Nanni, che cercano di coniugare l’arte del casaro con le moderne tecniche di produzione, perseguendo politiche di sostenibilità e responsabilità ambientale. Qualche mese fa, Latteria Montello ha redatto il suo primo bilancio di responsabilità sociale d’azienda, edizione 2022. “Lavoriamo ogni giorno con cura e dedizione, realizzando prodotti che seguono ancora la tradizione e la passione casearia” – afferma Silvia Lazzarin, rappresentante legale di Latteria Montello. “L’impegno che vogliamo assumerci, con questo bilancio e con i prossimi che arriveranno, è quello di essere trasparenti verso i nostri stakeholder”. Tanti gli obiettivi di sostenibilità raggiunti dall’azienda: impiego di bioplastiche e carta da fonti riciclate, 17 tonnellate di eccedenze alimentari donate, più di 60.000 controlli annui di qualità e sicurezza sui prodotti, relazioni stabili e durature nella filiera, ad esempio con il sostegno ai propri allevatori. A questo si aggiungono dei progetti di efficientamento energetico, quali l’impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento, l’impianto di produzione di biogas che utilizza i residui di produzione e l’impianto di cogenerazione alimentato a metano. Per Nonno Nanni sostenibilità ambientale significa anche un totale di 281.466 tonnellate di CO2 compensate a partire dal 2014 ad oggi.

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