Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
E' morto don Franco Marton, prete delle missioni e dei poveri
Aveva 79 anni. Le esequie, presiedute dal Vescovo Gianfranco Agostino Gardin, saranno celebrate in Cattedrale, giovedì 28 aprile alle ore 10. Pioniere del post-concilio e uomo di dialogo, è stato a lungo direttore del Centro missionario diocesano.
Un grave lutto per tutta la nostra diocesi. Questa mattina, presso l’hospice Casa dei Gelsi (TV), è morto don Franco Marton, già direttore del Centro Missionario diocesano. Le esequie, presiedute dal Vescovo Gianfranco Agostino Gardin, saranno celebrate in Cattedrale, giovedì 28 aprile alle ore 10. Don Franco era nato a Mogliano Veneto il 29 agosto 1936.
Don Franco ha interpretato in diocesi la stagione postconciliare, segnando molte delle scelte pastorali di questi decenni. Assieme a don Gino Perin e a don Lino Pellizzari, fu il primo a sperimentare, all'Immacolata, un modo nuovo e condiviso di fare pastorale in parrocchia, formando generazioni di laici aperti all'impegno nel mondo. Per lungo tempo, fino al 2009, ha guidato il Centro missionario diocesano, tenendo un costante rapporto con i missionari e in particolare con le missioni fidei donum della Diocesi. E' stato autore di diverse pubblicazioni ed articoli che lo hanno fatto conoscere in tutta Italia.
Il profilo biografico
Gianfranco Marton è nato il 29 agosto 1936 a Mogliano Veneto da Pietro ed Evelina Battistella. Ha frequentato il Seminario diocesano e il 4 settembre 1960 è stato ordinato presbitero da S. E. Mons. Antonio Mistrorigo nella chiesa Cattedrale di Treviso. Nel 1964 ha conseguito la licenza in teologia presso la Pontificia Università della Gregoriana (Roma) e, nel 1968, il dottorato in filosofia all’Università di Lovanio (Belgio).
Dal 1960 al 1963 ha insegnato presso la scuola del Seminario minore a Treviso. Dal 1961 al 1963 è stato assistente della sezione trevigiana della Fuci, la Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Dal 1967 al 1970 ha insegnato presso il Seminario maggiore di Treviso. Dal 1972 ha risieduto presso la parrocchia dell’Immacolata (TV) come vicario parrocchiale fino al 1987 e successivamente nella parrocchia di Fontane, quando nel 1998 è stato inviato nella parrocchia di Lancenigo. Dal novembre 2015 è stato accolto nella canonica di Fiera (TV).
Negli anni don Franco ha ricoperto incarichi di grande responsabilità: dal 1972 al 1980 è stato Responsabile del Seminario per l’America Latina a Verona (Ceial – Cum), dal 1987 al 1992 è stato Delegato vescovile per la pastorale missionaria e, dall’anno seguente, e fino al 2009 Direttore del Centro missionario di Treviso; dal 1990 al 1995 e dal 2004 al 2009 è stato membro del Consiglio presbiterale; dal 1999 al 2004 è stato membro del Consiglio pastorale diocesano; ha fatto parte della Commissione “Giustizia e pace”, della Commissione per il coordinamento degli immigrati e della Commissione per l’Ecumenismo.
Gli ultimi anni: il cortile dei gentili e il Vangelo nelle case
Negli ultimi anni riprese, con lungimiranza, l'idea di Benedetto XVI di creare anche in diocesi un "cortile dei gentili" per dialogare con le persone in ricerca, anche se non credenti. Un'iniziativa che prosegue. Ha inoltre insistito più volte, attraverso interventi sul settimanale diocesano, per dare spessore ecclesiale all'idea delle Collaborazioni pastorali, insistendo per la creazioni di piccoli gruppi che nelle famiglie leggano insieme il Vangelo. E proprio in questi giorni parte in Diocesi l'iniziativa "Vangelo nelle case". Uomo mite e di dialogo, nutrito da una profonda cultura e da un grande amore per la Chiesa, ha saputo in questi anni creare ponti e gettare tanti semi capaci di germogliare anche a distanza di anni.
Il ricordo di padre Silvano Zoccarato
Mentre in preghiera mi unisco a tutti i fedeli della diocesi, vorrei far giungere una parola a nome dei missionari e delle missionarie di Treviso. Ritornando dalla missione, don Franco ti accoglieva facendoti sentire la stima e l'affetto della diocesi di Treviso. Non eri l'idividuo che viveva la sua missione, la sua realtà a parte. Egli si sentiva coinvolto in quello che dicevi, che era anche il suo mondo e faceva coinvolgere la diocesi. Seppe anche mantenere unita la missione dei trevisani Fidei Donum e dei trevisani degli istituti e delle concregazioni missionarie. Riusciva a far sentire ai membri della diocesi la comunione coi partenti e a mantenerla viva. I preti trevisani gli erano uniti, si sentivano ben rappresentati da lui nella sua attività missionaria e la condividevano e i missionari hanno beneficiato della stima e dell'affetto di tutta la diocesi. Forte e profondo in lui e nel clero diocesano il senso ecclesiale e missionario del sacerdozio. La missionarietà della diocesi si mantenne viva e profonda, una delle note più belle e amate dalla diocesi. Scrisse varie biografie di missionari e ci accompagnava fraternamente anche coi suoi scritti e con le sue riflessioni intelligenti e appassionate. La sua missionarietà usciva lontano e don Franco era presente e attivo anche in italia.
Di lui, un altro direttore dell'ufficio missionario, don Bandera, scrive: "La costante che ha caratterizzato gli incontri degli animatori missionari in Italia, prima a Barzio poi al Cum di Verona da parte dei Cmd del Nord Italia in tutti questi anni, la si deve anche alla insistente e dolce caparbietà di alcuni Direttori (basti pensare a don Olivo Dragoni di Lodi e don Franco Marton di Treviso) che sempre spinsero perché gli animatori missionari non si stancassero mai di leggere e analizzare i "segni dei tempi" alla luce del Vangelo e di mettere i poveri al centro del nostro impegno missionario. Tutto ciò si può riassumere in una frase che fu il contenuto di qualche anno fa, che diceva: "Dimenticare i poveri è distruggere la missione", una fedeltà che non senza fatica, ancora oggi si cerca di onorare".